Pagani/Nocera. Al via oggi gli interrogatori di garanzia del blitz di mercoledì di polizia e carabinieri che ha portato in carcere 22 coinvolti e una persona ai domiciliari oltre a 9 indagati a piede libero. Si parte con Felice Aquino che dovrà rispondere anche di un ulteriore capo d’accusa essendo stato trovato all’atto del blitz di una pistola con matricola cancellata. Nell’ordinanza di circa 80 pagine a firma del gip del tribunale di Salerno Piero Indinnimeo viene fuori anche la figura dell’86enne di Poggiomarino Francesco Vastola il quale viene definito dagli inquirenti “gli occhi di Giugliano”. Per lui (“pericoloso nonostante l’età”) arresti domiciliari venendo così estrapolato dal tessuto sociale. Avrebbe offerto il proprio terreno agli uomini del clan Giugliano per le riunioni e avrebbe anche nascosto i summit di camorra apponendo il proprio camion davanti all’ingresso evitando occhi indiscreti dall’esterno. E nel terreno di proprietà avrebbe anche nascosto armi della cosca servite per gli agguati. Otto gli episodi di estorsione, tutti aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose, su cui si soffermata la nuova tranche d’inchiesta, ai quali si aggiungono la detenzione illegali di armi da fuoco utilizzate per la partecipazione ad un summit di camorra, oltre al traffico di sostanze stupefacenti. L’industriale nel campo della plastica Stefano Gambardella (ex dirigente della Nocerina calcio) avrebbe consentito le infiltrazioni nel comparto industriale di Fosso Imperatore, favorendo il clan per convocare le vittime da sotto porre ad estorsione. Lo stesso Gambardella avrebbe messo a disposizione di Giugliano una stanza del suo ufficio a Fosso Imperatore e a un imprenditore nocerino il boss di Poggiomarino ora pentito avrebbe chiesto tre milioni di euro altrimenti avrebbe passato un guaio con la sua famiglia spiegando che se non avesse acconsentito alla richiesta il figlio di questo imprenditore sarebbe stato ucciso. Ovviamente le intenzioni rimasero tale perchè la vittima della richiesta e la sua famiglia fecero perdere le tracce sparendo dall’Agro nocerino. Lo ha raccontato agli inquirenti lo stesso Giugliano ‘o minorenne in uno dei suoi verbali di dichiarazioni alla procura antimafia di Salerno. Oggi gli interrogatori che potrebbero portare a ulteriori risvolti nell’inchiesta della Dda salernitana.
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