NOCERA INFERIORE. Ed ora si va alla conta. Domenica prossima, nella sala polifunzionale nella Galleria Maiorino si terrà il congresso cittadino del Pd per scegliere tra le tre mozioni presentate. l’assemblea degli scritta avrà due fasi, una pubblica dalle 9 alle 11 con la relazione del portavoce, la presentazione candidature e delle piattaforme programmatiche. La fase interna sarà a seguire fino alle 13.30 e dalle 16 alle 20.30, con il dibattito e le votazioni, elezione del coordinatore e del coordinamento.
Tre le mozioni in campo: “Il partito che ci piace”, “Insieme per” e a “#CambiaMenti”. I candidati alla segreteria cittadina del partito saranno Forni per “Il partito che ci piace”, Alfonso Oliva per “Insieme per” e Dina Pagani per “#CambiaMenti”.
L’ultima, in ordine di tempo, mozione a presentarsi è quella di Forni, nata da una scissione di “Insieme Per”, del quale Forni riteneva di essere candidato alla segreteria, mentre il gruppo maggioritario ha deciso di sostenere Oliva.
Il gruppone di “Insieme Per” con le sue 400 e più tessere, sostenuto da Vincenzo Petrosino, ex vicesindaco e attuale portavoce del partito, dai consiglieri comunali Massimo Petrosino, Francesco Esposito e Antonio Iannello, anche da alcuni fedelissimi dell’ex sindaco Antonio Romano e dell’ex assessore Rosario Cozzolino (a loro si riferirebbero una settantina di persone), oltre che da una serie di esponenti storici del pd.
Con Dina Pagano c’è #CambiaMenti e circa 270 sostenitori tesserati. Con l’avvocato nocerino si schiererebbe Antonio Cesarano, ex vicesindaco della città, e una ottantina di iscritti al partito.
“Il partito che ci piace” rischia seriamente di drenare altri consensi a “Insieme per…”. Nel gruppone, infatti, ancora persistente un clima di freddezza, scaturito dalle laceranti primarie. Molti sostenitori di quest’ultima mozione non si sono dati un gran da fare per invogliare i propri tesserati a partecipare alla scelta del candidato a governatore della Regione.
L’asse deluchiano che si rivede in questa mozione è rimasto “scottato” dal mancato tesseramento di Antonio Romano nel partito democratico, deciso dalla commissione provinciale, nonostante i colloqui con i vertici salernitani del Pd. Tra gli scontenti di “Insieme per…” per il no a Romano, diversi non si sono presentati alle votazioni per le primarie o hanno votato per Andrea Cozzolino. C’è il pericolo che alcuni tesserati del gruppone possano fare scelte diverse da Oliva o non partecipare al congresso cittadino. Un’evenienza che aprirebbe i giochi soprattutto a favore del più compatto #CambiaMenti. Tutto è possibile e nulla è scontato.
Domenica prossima, si confronteranno in tre. Alfonso Oliva, fratello di Mimmo (quest’ultimo tra i maggiori supporter del sindaco Cuofano di Nocera Superiore, del quale è stato per breve tempo assessore, dimessosi poi dopo poco per diventare l’anima di Polis Sa) e figlio del sindacalista Cgil e dirigente del Pci Galante, candidato al consiglio comunale di Nocera Inferiore nel 2011 (131 voti) e nel 2012 (64) con il Pd. Luca Forni, avvocato, già consigliere comunale nella giunta di centrodestra con il sindaco Aldo Di Vito alla fine degli anni Novanta, poi diventato segretario dei Popolari Udeur, nel 2011 candidato al consiglio comunale con l’Udeur (86 voti) a sostegno del sindaco Manlio Torquato e dal 2012 iscritto al Pd. Dina Pagano, figlia del dirigente del pd Tonino Pagano, funzionario della Regione Campania ed è stata sempre vicina al partito. E che ci si confronti sulle idee e non solo sulle tessere e le logiche di potere.