Scene di ordinaria follia, ieri mattina, al Psaut di via Vernieri dove è stato necessario l’intervento dei carabinieri. Tutto è accaduto alle 12 quando l’infermiera in servizio ha ricevuto un messaggio dalla collega che avrebbe dovuto darle il cambio, dicendo che non si sarebbe presentata perchè con il figlio malato. L’infermiera in questione ha prontamente provveduto a contattare i responsabili, senza alcun successo e, in assenza di medici di servizio – nonostante le varie rassicurazioni dell’Asl di Salerno che avrebbe dovuto garantire le 12 ore – si è vista costretta a far intervenire i carabinieri che avrebbero consigliato alla donna di non andar via per non incappare nell’ipotesi di reato di abbandono del posto di lavoro. Ieri mattina, presso la struttura non erano presenti medici di presidio, solo di Saut. Una situazione che va avanti da ormai diversi mesi e che crea non poche problematiche: per quanto riguarda le medicazioni, infatti, è presente solo l’infermiera. «Bisognerebbe decidere cosa fare, se chiuderlo o farlo diventare Psaut a tutti gli effetti come dice la legge – ha dichiarato Rolando Scotillo, segretario della Fisi sanità – Ad oggi, h24 non è possibile almeno garantissero h12». La struttura di via Vernieri si ritrova a fronteggiare la carenza di medici, infermieri e Scotillo ha preannunciato che sporgerà regolare denuncia per interruzione di pubblico servizio. Non è la prima volta che al centro di via Vernieri si rende necessario l’intervento delle forze dell’ordine: la gestione, sostengono i sindacati, è peggiorata con la nomina del nuovo direttore e metà del personale appartiene al dipartimento di emergenza e urgenza e metà al distretto sanitario 66. I turnisti sono passati dallo svolgere sei notti al mese a solo due, con una perdita anche in termini economici per il personale sanitario, costretto a lavorare con indicazioni poco chiare. Intanto, sul Psaut di via Vernieri pende ancora una vicenda giudiziaria: si attende, infatti, la pronuncia del Tar dopo il ricorso presentato dalla Fisi Sanità per l’annullamento della decisione dell’Asl sulla soppressione del pronto soccorso così come è stato fino ad oggi in Via Vernieri poichè il servizio notturno era stato poco utilizzato dalla popolazione: 48 prestazioni di minore complessità in dodici mesi, meno di una prestazione a settimana. Per la Fisi si poteva invece garantire la continuità notturna rendendo stabile l’organizzazione turnistica del Presidio Ambulatoriale di Via Vernieri, senza cambiare nulla
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