Nei giorni dell’Ambiente tira sempre mal’aria in Campania - Le Cronache Attualità
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Nei giorni dell’Ambiente tira sempre mal’aria in Campania

Nei giorni dell’Ambiente tira  sempre mal’aria in Campania

di Aldo Primicerio

Ma noi non lo sappiamo, perché non ce lo dice nessuno. Per risucirci un pò, dobbiamo aguzzare la vista e spulciare tra i dati dell’Arpac, l’Agenzia Regionale per l’Ambiente in Campania. Dall’inizio del 2025 a questo fine maggio sono trentuno i giorni di sforamento del limite massimo dele cosiddette PM10, le particelle uguali o inferiori a 10 micron presenti nell’aria, che respiriamo con gravi danni alla nostra salute. Lo spiega Antonio Marfella, oncologo e tossicologo, presidente dei Medici per l’Ambiente a Napoli. E lo fa dettagliando la sequenza di 11 centraline Arpac Campania, dove lo sforamento massimo è avvenuto ad Acerra zona industriale, San Vitaliano (traffico tir raddoppiato nel nolano), Napoli Ospedali Pellegrini (da traffico intenso per rotonda aereoporto Capodichino), Teverola, Napoli via Argine (per attività Porto in eccezionale incremento senza elettrificazione delle banchine), ed altre ancora, su dati di fonte Arpac. Il livello d’inquinamento atmosferico in Campania, in particolare nella piana nolana ed acerrana, quest’anno appare più elevato del solito. La qualità dell’aria dei nostri territori sembra essere diventata la peggiore degli ultimi anni e più insalubre della Pianura padana. Le centraline che sforano di più sono, come sopra indicato, tutte ubicate nella piana nolana-acerrana-aversana, con – dall’inizio dell’anno – 11 giorni di sforamento del limite massimo consentito di Pm10 che è di 40 mcgr per metro cubo.

 

Nel 2025 è in aumento del 33% il livello d’inquinamento atmosferico nei nostri territori campani

E i danni conseguenti per la salute umana sono gravissimi. L’eccezionale sviluppo delle attività aeroportuali, portuali e del traffico pesante di Tir, specie di notte, risulta in incremento notevole e per motivi apparentemente sconosciuti. E’ noto che l’eccesso di sforamento in polveri sottili, specie biossido di azoto, avviene soprattutto di notte, a causa di mezzi non identificati, ma si presume fortemente di Tir. Cosa avvenga di notte nessuno di noi lo sa. Perché nessuna autorità lo comunica ai cittadini ignari, che continuano a respirare aria insalubre, alla lunga causa di danni polmonari, cardiovascolari, tumori, leucemie. Si continuano ad inaugurare nuovi reparti ospedalieri, a tagliare nastri per saghe e festicciole, ad esaltare allargamenti dei porti commerciali o completamenti di gallerie per i Tir dalle darsene portuali verso le autostrade. E “chissenefrega” se aumenta l’incidenza di gravi patologie che accelerano il transito a miglior vita. Si alternano in Italia governi i cui ministri ammoniscono i giovani sui danni da alcol e fumo, ma intanto consentono ampi spot pubblicitari in tv a brandy, amari, e dry gin. E’ l’ipocrisia di cui certa politica stupida non si rende neanche conto. Da un’analisi di Arpac Toscana apprendiamo una notiia sconcertante. Il locomotore di un treno regionale produce 350 mcgr al metro cubo di PM10, quasi 10 volte in più del limite consentito, ma 5 sigarette di microgrammi ne producono 717 nello stesso lasso di tempo. E la mal’aria non è solo un problema della Terra dei Fuochio del capoluogo in Campania . Sono 29 le città, di cui si hanno i dati a disposizione, che superano il limite dei 35 giorni di sforamento previsti le PM10: su tutte Torino (Grassi) con 98 sforamenti, seguita da Milano (Senato) con 84, Asti (Baussano) 79, Modena (Giardini) 75, Padova (Arcella) e Venezia (Tagliamento)

 

Quali le città più inquinate e “sporche”? Come ci si può difendere dalle Pm10?

Secondo le agenzie d’informazione le città più inquinate sarebbero Frosinone (70 giorni di sforamento), Milano (68 giorni), Verona (66 giorni), Vicenza (64 giorni), Padova e Venezia (61 giorni). Come posso purificare i polmoni dall’inquinamento? Ognuno di noi puòapprontare in casa, in una bacinella, dell’acqua calda e del bicarbonato, della camomilla, dell’eucalipto o del sale grosso. L’attività sportiva inoltre è un grande alleato nella lotta per la salute del nostro apparato respiratorio. Le piante da appartamento che purificano l’aria sono aloe vera, edera, ficus Benjamin, sanseviera, ma in genere tutte le piante sono alleate di noi umani per un ambiente più sano. Lo sono anche alberi come l’acero, l’ontano, il tiglio, l’alloro ed altre. Cosa fare pereliminare le polvri sottili in casa? Innanzitutto evitaredi fumare in casa, circondarsi di piante verdi, d’inverno accendere il meno possibile il caminetto in casa che resta la vera peste dell’aria sporca, aspirare i fumi del cucinato in casa, pulire con regolarità i filtri dei climatizzatori

 

Il ruolo sviante di alcuni media. Se si vuole e si può, diamo ognuno di noi un contributo personale per controbattere

Su di un famoso ed accreditato quotidiano online può accadere di imbattersi in qualche “scrittore” o “scrittrice” o “giornalista” che, non avendo altro da dire o da scrivere, inizia a pontificare consigliando addirittura di cancellare le Giornate di o per…, come ad esempio quella dell’Ambiente. Si parlerebbe di oceani, mare, plastica, ghiacciai etc. Ma non di tutti gli aspetti sociali, politici, culturali, etici che la crisi ambientale porta con sé. Il “per” o “di” insomma è funzionale a che i giornali ne parlino. Molte associazioni giustamente approfittano della giornata per avere un po’ di attenzione dalla stampa, che comunque la pagina la deve riempire per fare retorica.

Chi lo pensa e lo scrive è un incolto/a e sciocco/a. Ed allora ho pensato di scrivere, su questo giornale che si dichiara aperto ed equidistante, un breve commento che critica posizioni ed affermazioni del genere. Ma non è stato pubblicato, evidentemente perché scomodo. Allora lo inserisco qui, su questo giornale che resta uno dei pochi a non essere afflitto dalla ipocrisia.

“Egregia collega, la retorica mi sembra che la faccia proprio lei. Usa tante parole per avvalorare alla fine che la Giornata dell’Ambiente – che per praticità abbreviamo in GDA – resta invece una espressione invulnerabile, intramontabile, insostituibile. Primo perché è la traduzione di World Environment Day, cioè l’evento conosciuto e celebrato con queste tre parole in tutto il mondo. Secondo perché quando il mondo celebra la GDA, lo fa sempre articolandosi poi in tutte le sue sottoespressioni di cui (e qui sbaglia) lei lamenta l’esclusione, cioè il clima, la siccità, le alluvioni, i timori, lr depressioni dei più fragili. E terzo, perché ricordare a tutti la crisi dell’ambiente esige, come dicono gli anglosassoni, uno storytelling, un modo di raccontare semplice e comprensibile, veloce ed essenziale. Insomma, le criticità morali culturali e sociali dell’ambiente sono già e sempre contenute dentro la Giornata dell’Ambiente. Una cosa invece lei dovrebbe chiedersi: E se la Giornata dell’Ambiente la celebrassimo ogni settimana? E quindi una cinquantina di volte all’anno, invece che una sola? E se i testimonial (gratuiti) fossero una decina di personaggi-simbolo mondiali?  Dello sport, del cinema, della cultura, invece che soltanto della scienza? Forse, anzi di certo, farebbe molto più effetto”.