Natella: Parco del Mercatello, si riapre a marzo - Le Cronache
Salerno

Natella: Parco del Mercatello, si riapre a marzo

Natella: Parco del Mercatello, si riapre a marzo

di Erika Noschese
Il parco del Mercatello dovrebbe riaprire verso il mese di marzo ma, per il momento, non è stata ancora calendarizzata una data. Ad annunciarlo ieri l’assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Salerno Massimiliano Natella che, dopo una serie di ritardi, annuncia la fine dei lavori prioritari che, di fatto, potrebbero consentire in primavera la riapertura dell’unico polmone verde della zona orientale con un investimento di circa 4 milioni e mezzo da parte della Regione Campania. «I lavori sono in corso, c’è una quota che si sta gestendo ma non siamo lontani dalla meta – ha detto l’assessore Natella – C’è grande attenzione verso questa zona, il fulcro verde della città con un parco che sarà fruibile ai nostri concittadini e crediamo che per la primavera sarà di nuovo riaperto». Intanto, l’amministrazione è al lavoro anche per gli altri servizi essenziali che accompagneranno il parco del Mercatello, a partire dal chiosco il cui gestore avrà il compito di contribuire al decoro e alla pulizia del parco oltre che all’organizzazione di eventi culturali e didattici. «Siamo in corsa per riaprire. Noi abbiamo un’attività economica all’interno del parco che costituisce il fulco delle attività e attorno a questo immaginiamo servizi di guardiania, apertura e chisura del parco – ha spiegato Natella – Immaginiamo una presenza costante in un’area in cui sarà difficile garantire la sicurezza dei nostri concittadini, senza questo servizio, che rappresenta un nodo cruciale per tutte le aree verdi che noi abbiamo nella nostra città. Abbiamo anche parchi più piccoli in cui si verifica lo stesso problema e questa attività rappresenta un po’ la pietra miliare». Intanto, a luglio scade il contratto con la Isam, la ditta che si è aggiudicata i lavori di manutenzione del verde pubblico e il Comune è al lavoro per rivedere il capitolato d’appalto e andare ad intervenire laddove si sono verificate una serie di criticità nel corso di questo tempo, rafforzando l’azione rispetto a quanto fatto fino ad ora lavorando al piano di riserva messo in campo.