di Erika Noschese
Ancora un Natale amaro per i commercianti salernitani che, ancora una volta, registrano un netto calo delle vendite nonostante il periodo natalizio. Quella di ieri è stata una domenica per nulla natalizia per i tanti commercianti che speravano nell’antivigilia natalizia per guadagnare qualcosa in più. I mercati rionali, infatti, hanno avuto molti meno clienti rispetto agli anni passati e gli intoiti sono calati di almeno il 50%. C’è chi ne addita la responsabilità alla politica e chi alla crisi economica che non accenna a “liberare” i commercianti. Il dato di fatto è che neanche a Natale si acquista più, nonostante i salernitani tengano articolarmente alle tradizioni. Basta fermarsi a scambiare quattro chiacchiere con il pescivendolo per comprendere quanto sia “nero” il quadro generale. «E’ la classica domenica noiosa, senza guadagni e senza troppe persone in giro», ha dichiarato un pescivendolo che lavora al mercato di via Piave. La situazione non è delle migliori neanche per gli ambulanti che vendono frutta e verdura. Carne? Neanche a parlarne. Se le tradizioni culinarie vengono meno lo stesso accade ai negozi che ancora una volta devono fare i conti con i centri commerciali, sempre in pole position nella scelta dei regali, non solo da parte dei salernitani. Insomma, un altro anno sta per giungere al termine ma di fatto poco e nulla sembra cambiare per i commercianti, amareggiati dall’ennesima festività all’insegna del risparmio. «E’ colpa della politica. Non ha mai fatto niente per noi», ha aggiunto un altro mercatale di via Piave. Politica o crisi, il dato di fatto è solo uno: neanche le festività natalizie riescono a risollevare i commercianti dalla crisi profonda in cui versano non pochi esercizi commerciali.