di Monica De Santis
La candidatura di Manfredi ha portato all’attenzione nazionale, nei giorni scorsi il tema debitorio dei Comuni italiani. Tra questi vi è anche il Comune di Salerno, le cui casse sono rimasse a secco, soprattutto a causa delle mancate entrate in questo anno di covid…. “Abbiamo amministrato e stiamo amministrando consapevoli delle difficoltà della finanza locale. – spiega il sindaco Vincenzo Napoli – Bisogna tener in considerazione un aspetto non trascurabile, i trasferimenti statali nel corso degli anni sono andati progressimanente rastremandosi nel mentre invece, le competenze aumentavano. C’è stata un’inefficacia azione di recupero delle pendenze da parte dei vari debitori, c’è una difficoltà che nasce da un attuazione di un disposto di legge che nasce in Italia nel 2015 e che prevede una serie di montanti all’interno dei bilanci man mano che si verificavano secondo il meccaniscmo dei fondi debitori di difficile esigibilità. Ovviamente man mano che si studiavano queste cose andava progressivamente diminuendo la capacità di spesa degli enti comunali, il legislatore aveva immaginato di concedere, con la cassa depositi e prestiti, delle anticipazioni trentennali. Successivamente si era pensato, sempre da parte del legislatore, consapevole delle difficoltà degli enti locali di fare in modo che i fondi di accantonamento si riferissero all’esubero rispetto a quanto concesso dalla cassa depositi e prestiti. Tutto questo è stato dichiarato incostituzionale dalla Corte Costituzionale. Attulamente la cosa è all’attenzione del legislatore, che per il momento ci ha detto di non approvate i bilanci o meglio, di approvarli con calma, nel mentre si tenta di fare un’azione di razionalizzazione di quanto è stato messo in campo. Il comune di Salerno non è in una condizione così grave come viene dipinta. E’, sicuramente, in una condizione difficile, così come lo sono tantissimi enti locali. Purtroppo c’è stata la gelata del covid che ha aumentato le difficoltà di acquisire entrate e questo ha creato ovviamente dei problemi, ma noi non siamo preoccupati. Come si dice in questi casi, dobbiamo occuparcene e non preoccuparcene”.