di Silvia Siniscalchi
Napoli, luogo di incroci geografico-culturali plurisecolari fusi con i caratteri del suo “milieu”, è, parafrasando Wright (1947), un veicolo emozionale di comprensione “geosofica” di problemi, urbani e non, del Sud italiano e, più in generale, del Sud del mondo. La sua musica, genericamente definita “napoletana” quale espressione di un’appartenenza spaziale, ma in realtà troppo variegata e complessa nelle sue manifestazioni per avere una definizione univoca, ne esprime i cambiamenti strutturali, sociali, economici, con il mutare di paesaggi e gerarchie tra vari “centri” e “periferie”, con l’evoluzione del costume, dei modi di pensare, dei valori o disvalori. Di tale complessità è da molti anni studioso Vincenzo Aversano, già Ordinario di Geografia dell’Ateneo Salernitano nonché autore poliedrico e originale di numerosi volumi e saggi. La sua ultima opera è appunto una densa e corposa monografia (oltre 300 pagine) sul tema della canzone della città di Parthenope, dal titolo emblematico e pregnante: “Canzona napulitana. Spiragli geo-artistici d’una civiltà glocale” (Edizioni Gutenberg, Baronissi, 2023). Il volume, patrocinato dalla Società Salernitana di Storia Patria, dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi e dalla Provincia di Salerno (che ne ha anche sostenuto i costi di stampa), si presenta oggi pomeriggio alle 17:30, nel Salone di Rappresentanza “Girolamo Bottiglieri” di Palazzo S. Agostino (sede della Provincia). A parlarne ci saranno alcuni dei principali esponenti della cultura salernitana, introdotti e coordinati dalla giornalista Concita De Luca. Ai saluti istituzionali di Franco Alfieri, Presidente della Provincia di Salerno, Francesco Morra, Consigliere provinciale con delega alla cultura, Carmine Pinto, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno, Alfonso Conte, presidente della Società Salernitana di Storia Patria, e Maria Josè Vigorito, Dirigente del Liceo Musicale “Alberto Galizia” di Nocera Inferiore, seguiranno gli interventi dell’On. Alfonso Andria, Presidente del Centro Europeo per i Beni Culturali di Ravello, e di Rosa Maria Grillo, Docente di Lingua e Letterature ispano-americane dell’Università degli Studi di Salerno. La presentazione sarà un’occasione di incontro con il repertorio multi-prospettico e polisemantico della canzone partenopea, custode di rimandi alla geografia, alla storia, alla letteratura, alla socio-etno-antropologia e alle memorie personali nonché “lume dell’anima napoletana”, nel caos di un mondo sempre più complesso e incerto, come scrive l’Autore. La presentazione sarà animata dalla performance di Mino Remoli, cantante-chitarrista e scrittore, e dall’esecuzione di una serie di suggestivi brani del repertorio tradizionale partenopeo, affidata al Maestro Filomena Musco (titolare della cattedra di canto presso il Liceo Galizia di Nocera Inferiore e affermata concertista, sia come Soprano che come Pianista), accompagnata al pianoforte dal Maestro Gabriella Iorio (titolare della cattedra di “teoria e pratica musicale per la danza, pianista accompagnatore” del Liceo coreutico “Alfano I” di Salerno e maestro collaboratore presso il Teatro Municipale “Giuseppe Verdi” di Salerno). L’assistenza visual-musicale e tecnico-organizzativa è a cura della Casa Editrice Gutenberg di Baronissi e dello StudioWeb di Massimiliano Torre (Salerno). Sarà presente l’Autore.