Dire la “Musica è…” non è cosa facile. Forse potremmo provare a dire cosa essa rappresenti per noi. Per me la musica è un linguaggio, una forma di comunicazione ad alto potenziale ed ovviamente è Arte. Il grande Beethoven disse “Dove le parole non arrivano…la musica parla”. Non importa che tu sia italiano, inglese, francese, russo, arabo etc… la musica ha la caratteristica di essere universale, può essere ascoltata da chiunque e riesce a trasmettere infinite emozioni e sensazioni a chiunque. Per me la musica è speciale proprio per questo, perché è in grado di unire popolazioni diverse, è in grado di rallegrare e di confortare, rilassare o innervosire, proprio come una persona, indipendentemente dai generi musicali. Essa plasma il nostro essere, la nostra identità. La musica però, è e rimarrà sempre qualcosa di impalpabile, di etereo , di inspiegabile. Possiede un potere immenso che rende sereno chiunque sia in grado di coglierlo. A tal proposito condivido in pieno il pensiero del grande pianista Arturo Benedetti Michelangeli “La musica è un diritto, ma soltanto per colui che la merita!”. Durante questo periodo cosi difficile ho avuto la possibilità di ascoltare, studiare e ristudiare tanta musica. Per questo non saprei scegliere solo tre brani che hanno fatto da colonna sonora alla mia quarantena. Potrei però, provare a dividere in tre gruppi le opere musicali che più mi hanno accompagnato durante questi mesi. 1) Quasi tutte le opere di Puccini, che adoro cantare e suonare al piano, Tosca, Bohème, Turandot, Madama Butterfly, Fanciulla del West, Tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi, che canterò questa estate all’Arena di Verona. 2) Il mio adorato Debussy. Adoro la musica francese e suonare Debussy o Ravel mi manda in estasi. 3) Il Jazz. Una mia grande passione. In particolare Bill Evans.
Biagio Pizzuti Baritono e pianista