di Arturo Calabrese
I problemi per l’amministrazione agropolese guidata dal sindaco Roberto Antonio Mutalipassi non finiscono mai. Archiviata la vittoria al Consiglio di Stato, con relativi festeggiamenti, si presenta adesso un’altra difficoltà per l’ente comunale. Difficoltà che però sarà figlia di una precisa volontà di Palazzo di Città o per meglio dire del comandante della polizia municipale Antonio Rinaldi. Tra le sue azioni alla guida del comando saltano agli occhi nuove disposizioni del traffico in città con l’installazione di dossi, canalizzazioni e attraversamenti pedonali rialzati non a norma, la nomina a capitano di Valentina Nastari, moglie del presidente del consiglio Franco Di Biasi, a cui tra l’latro sono state aumentate anche le ore, e dulcis in fundo, ma amara per i cittadini, arriva la decisione di riscuotere “somme non introitate” in seguito a violazioni del codice della strada. In poche parole, chi negli scorsi anni ha ricevuto delle multe, poi annullate dal comune in autotutela, se le sta vedendo recapitare nuovamente, ovviamente aumentate.
A farlo sarà un’agenzia di riscossione crediti. Si parte dal lontano 2017, anno in cui vennero elevate tali sanzioni e poi mai pagate dagli utenti proprio perché annullate. Ovviamente, tanti cittadini sono già sul piede di guerra perché stanno preparando i relativi ricorsi, un qualcosa che potrà portare l’ente comunale a sborsare soldi per le conseguenti difese legali, cosa che tra l’altro è abituato a fare. Sui social, e non solo, corre la rabbia dei cittadini e tanti sono gli utenti che denunciano situazioni paradossali: «Io sono una delle vittime – dice un’automobilista – ma andrò fino in fondo, perché io non ho mai ricevuto quella multa né l’ho mai trovata come ‘regalo’ sulla mia automobile».
Nelle mattinate di giovedì e venerdì, inoltre, numerosissimi cittadini si sono recati presso la sede della polizia municipale al fine di chiedere delucidazioni su quanto stesse accadendo ma spiegazioni non ne sono arrivate. Nel merito, è intervenuto lo stesso comandante: «Le ingiunzioni di pagamento che sono state notificate in questi giorni dalla società incaricata dal Comune di Agropoli per la riscossione coattiva – dice – attengono alle sanzioni al Codice della Strada elevate nell’anno 2017 dall’autovelox e dallo scout speed, multe per le quali i precedenti responsabili non hanno mai elaborato il “ruolo coattivo” perché la documentazione era irreperibile. Questo ruolo – precisa Rinaldi – che consta di circa 1.800 morosi, è stato elaborato dopo accurate ricerche fatte dal sottoscritto che hanno portato a reperire solo una parte della documentazione rinvenuta in un archivio. Pertanto, al fine di evitare un danno erariale, l’ente ha dovuto comporre una lista di carico includendo inevitabilmente anche qualche contribuente che aveva già pagato. Per questi ultimi basterà presentare la ricevuta di pagamento presso il Comando o via pec per ottenere l’annullamento dell’ingiunzione in autotutela. L’indagine sui verbali annullati – conclude Rinaldi – è ben altra cosa e nulla ha a che fare con tali ingiunzioni». Insomma, la situazione promette di generale ulteriori capitoli della vicenda, soprattutto qualora si dovessero concretizzare dei ricorsi.