David Mounard (nella foto) quasi non ci credeva. Scendere in campo dal 1’ per lui è stata la più bella strenna natalizia che potesse avere: «Devo ringraziare il mister Perrone per questo -ha commentato il transalpino- speravo di giocare ma non lo credevo. Poi dopo la riunione tecnica ho capito che avrei giocato dall’inizio. E’ stato il più bel regalo di Natale che potesse farmi». Mounard è stato schierato da trequartista: «Mi piace giocare giocare lì perchè posso prender palla palla al piede e puntare l’avversario diretto. La mia intenzione è quella di mandare in gol Guazzo e Ginestra, anche se segnare sarebbe stato bello. Peccato esserci andato solo vicino». Sulla sua condizione fisica Mounard è sincero: «Spero che la sosta invernale mi sia utile per arrivare alla ripresa del 6 gennaio in forma. Sto sicuramente meglio, ma devo ancora lavorare per raggiungere la forma migliore». In coppia con Mancini promette davvero scintille. Ieri, nonostante fosse la prima volta che i due giocassero insieme, sembravano trovarsi a memoria: «Manuel gioca quale metro più dietro, tocca più palloni e così può cercarmi nello stretto. Tecnicamente è fortissimo ed a me non può che far piacere giocare in coppia con uno come lui». David Mounard a fine partita è sembrato tra i più scatenati del gruppo durante i fesetggiamenti sotto la curva sud: «E’ stato stupendo cantare coi tifosi e festeggiare questo titolo d’inverno. L’abbiamo fatto perchè ci sentivamo in debito di condividere con i ragazzi della curva questa vittoria anche perchè ci hanno sempre sostenuto sia in casa che fuori. Poi -ha aggiunto Mounard- il gruppo è molto unito, si è visto, eravamo tutti lì a saltare come bambini». L’avvio balbettante e le difficoltà iniziali, secondo il francese hanno contribuito a cementare il gruppo: «Ci ha sicuramente dato qualcosa in più, soprattutto perchè poi c’è stata la rimonta entusiasmante che purtroppo ho seguito solo da tifoso. Onestamente non pensavo che avremmo chiuso l’andata al comando con 5 punti di vantaggio, i miei compagni sono stati straordinari».
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