di Andrea Pellegrino
La famiglia di Eleonora Russo, la 37enne di Cava de’ Tirreni deceduta al “Ruggi d’Aragona”, vuole vederci chiaro. Così come la procura di Salerno che ha aperto un fascicolo affidato al pubblico ministero Antonio Cantarella che ha disposto l’autopsia. «Una morte sospetta» per l’avvocato Mario Valiante che assiste la famiglia della giovane cavese. Ed ora a far chiarezza dovrebbe essere l’esame autoptico che potrebbe essere svolto già nelle prossime ore. Un accertamento che ha fatto slittare anche i funerali della 37enne, la cui morte ha lasciato senza fiato la città metelliana e soprattutto la frazione di Pregiato. Qui Eleonora lavorava presso il supermercato Conad era conosciuta praticamente da tutti. Secondo i fatti, il primo ricovero è avvenuto il 15 settembre a causa di un forte mal di testa. Il giorno successivo la giovane è stata operata d’urgenza per un aneurisma celebrale ma l’intervento non avrebbe avuto l’esito sperato, al punto da richiedere un secondo intervento, con conseguente decorso in coma farmacologico. Inizialmente, dopo la seconda operazione, le condizioni della giovane era apparse stabili, per poi aggravarsi poco dopo richiedendo anche una tracheotomia che purtroppo non ha sortito nessun effetto. All’autopsia ci sarà anche il dottor Antonio D’Ettore dell’istituto di medicina legale dell’Università “Federico II” di Napoli, nominato dalla famiglia come consulente medico legale a supporto dell’avvocato Mario Valiante. L’esame autoptico accerterà, dunque, eventuali responsabilità o meno del personale medico della struttura di via San Leonardo che ha seguito la giovane commessa cavese.