Tristezza, rabbia, costernazione, impotenza. Sono tanti i sentimenti che nelle ultime ore vengono provati da battipagliesi, cittadini, gente comune, familiari e amici del giovane Dylan Maratea morto giovedì dopo un incidente stradale mentre alla guida di uno scooter su Viale Brodolini nella zona industriale. Ed è proprio la conformità della strada, oltre che i passati accadimenti, a far discutere molto la cittadinanza.
I battipagliesi, infatti, chiedono interventi da parte dell’amministrazione comunale e delle forze dell’ordine per la messa in sicurezza del tratto, un grande viale a due corse per senso di marcia intervallato da uno spartitraffico in cemento, esattamente come in autostrada. «Purtroppo su quel tratto si procede ad alta velocità – dice un cittadino – e la morte del giovane Dylan potrebbe essere imputata proprio a quello. Non si può morire a poco più di 20 anni per uno stupido incidente, qualsiasi siano le motivazioni. Viale Brodolini è pericoloso e si deve fare qualcosa per limitare gli incidenti o in ogni caso il modo in cui si cammina sul quel tratto».
Quello dell’alta velocità è in effetti un aspetto che al momento non si esclude nella ricostruzione del fatto. La Procura ha aperto un’inchiesta sulla vicenda e il corpo del giovane è sotto sequestro in attesa dell’esame autoptico dal quale si potranno ottenere maggiori dettagli. L’amico, anche lui a bordo del mezzo, ha avuto una prognosi di trenta giorni per le ferite riportate. Anche le sue dichiarazioni potrebbero essere importanti al fine dell’inchiesta.