Lustra, cimitero nell'abbandono e lavori mai finiti - Le Cronache
Cronaca Lustra

Lustra, cimitero nell’abbandono e lavori mai finiti

Lustra, cimitero nell’abbandono e lavori mai finiti

«A ridosso delle sepolture c’è una grande pozzo d’acqua fangosa e maleodorante». Si può riassumere così la denuncia di alcuni cittadini lustresi che segnalano la triste situazione in cui versa il cimitero comunale del capoluogo. La segnalazione è effettivamente reale, come si può ben desumere dalle foto. Il luogo sacro è stato diversi anni fa oggetto di un ampliamento con la costruzione di una nuova ala.

Nel tempo, però, si sono presentati vari problemi tra cui alcuni legati al dissesto idrogeologico che l’attuale amministrazione guidata dal sindaco Luigi Guerra aveva come obiettivo di risolvere. In effetti il primo cittadino ha lavorato in tal senso e il 29 aprile del 2022 gli interventi hanno preso il via. La data di fine dei lavori era il 5 dicembre dello stesso anno e cioè dopo 120 giorni, ma ad oggi, e dunque bel oltre tale data, il cimitero è ancora un cantiere a cielo aperto con tutte le problematiche del caso. Si doveva lavorare per risolvere il problema delle infiltrazioni idriche ma a quanto pare ciò non è avvenuto. Tutto è lasciato abbandonato e da alcuni tubi scorre dell’acqua che va poi a creare dei depositi fangosi tra la parete di cemento creata e quella dei loculi. Tra l’altro, sul luogo sono evidenti anche delle orme di cinghiali il che farebbe pensare ad un ritrovo delle bestie attirate dal fango utilizzato per la loro igiene. Insomma, il cimitero del capoluogo è un cantiere a cielo aperto dove l’acqua e il fango costituiscono un grave pericolo per tombe e sepolture. Non è dato sapere perché la ditta appaltatrice dei lavori, dal costo di circa 800mila euro, siano fermi.

Pare che da Palazzo di Città ci siano state delle diffide, ma ad oggi è tutto miseramente fermo. «In un paese che come tanti soffre lo spopolamento e la lenta depopolazione dovuta ad una naturale diminuzione degli abitanti e ad un assente ricambio generazionale – conclude chi denuncia – non c’è nemmeno rispetto per i morti, per i cari defunti. Perché i lavori sono fermi? – gli interrogativi – e soprattutto perché nessuno fa nulla?».