Tre medici della clinica Tortorella sono finiti a processo per il decesso di un neonato. Estate 2014, una giovane donna conta i giorni verso quella che sarebbe dovuto essere l’evento più bello della sua vita: la nascita di un figlio. Tutto sembra procedere per il verso giusto. La donna è seguita passo passo dal ginecologo. Il parto si avvicina e la salernitana inizia ad avvertire qualche problemi. Contrazioni, soliti fastidi pre-parto. Insieme al marito si reca dal ginecologo alla clinica Tortorella che gli riferisce di non aver rilevato nulla di allarmante e di tornare il giorno dopo per un nuovo controllo. La giovane torna a casa ma i dolori sono sempre più lancinanti e la preoccupazione cresce con il passare delle ore. La coppia decide di non aspettare il giorno dopo per recarsi dal ginecologo per il nuovo controllo. E’ l’alba quando la donna si reca in clinica riferendo che le contrazioni sono sempre più frequenti. Vengono effettuati nuovi esami ma l’ostetrica, secondo quanto rilevato anche dai consulenti del pubblico ministero, non si rende conto che il tracciato segnala una criticità evidente con la necessità di intervenire subito con un parto cesareo. La donna torna alla clinica Tortorella alcune ore dopo. Tutti i segnali lasciano intendere che il parto è imminente. Questa volta non interviene il ginecologo che ha seguito il periodo di gestazione ma quello di guardia. Nonostante le difficoltà accusate nelle ore precedenti tutto sembra procedere per il verso giusto. Il bambino viene alla luce e dopo poco viene lasciato tra le braccia di una neo mamma, sfiancata per il parto, ma felice di poter abbracciare finalmente il proprio piccolo. Quando finalmente il bimbo gli viene posto tra le braccia dall’infermiera si rende conto subito che qualcosa non va come dovrebbe. Il piccolo non dà alcun segnale. Non piange come capita a tanti neonati. E’ vivo ma le funzioni vitali, come sarà accertato successivamente da medico legali e consulenti, sono decisamente flebili. Quasi compromesse. Il medico conferma le problematica ma rassicura la mamma riferendogli che, vista la criticità, sarà trasferito immediatamente al Santobono di Napoli. Passa poco tempo che lo stesso ginecologo gli comunica il decesso del neonato. Un dramma per chi aveva cullato per pochi istanti quel figlio a lungo atteso. I genitori, nonostante lo sconforto e l’incredulità, chiedono immediatamente lumi. Vogliono comprendere cosa sia accaduto negli ultimi giorni di gestazione. Viene presentato una denuncia e la procura apre immediatamente l’inchiesta per omicidio colposo. Le consulenze tecniche accertano le responsabilità del ginecologo curante, dell’ostetrica ma anche del medico di guardia della Tortorella che è intervenuto in occasione del parto. La vicenda è approdata davanti al giudice Trivelli del Tribunale di Salerno. La coppia salernitana si è costituita in giudizio attraverso l’avvocato Laura Ceccarelli del foro di Salerno. L’altro ieri il via al processo con la costituzione delle parti e l’ammissioni dei mezzi di prova.
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Usura e tentata estorsione: condanne maxi per il clan Marandino
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