
“Ho chiesto e lo ribadisco oggi che il presidente della Provincia di Salerno si dimetta, perché è opportuno. Lo dico nel rispetto del principio di presunzione di innocenza, perché questo è un tema di rigore e di faccia di questo partito nei confronti dell’opinione pubblica, non di caccia alle streghe”. Lo ha detto il senatore Antonio Misiani, responsabile Economia e Finanze del PD e commissario del Pd Campania, riferendosi alla conferma da parte della Cassazione della detenzione domiciliare per Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno. “Noi continueremo – ha detto Misiani in un incontro del Pd a Napoli sull’economia del Sud – ad applicare con il massimo rigore le regole che il Partito Democratico si è dato nel suo statuto e nel suo codice etico. Lo abbiamo fatto sul tesseramento, sugli amministratori indagati, sul tesoriere regionale. Io mi auguro che tutti siano in condizione di dimostrare la loro innocenza e ho fiducia nella giustizia ma noi escluderemo dal nuovo tesseramento del Partito democratico tutti gli amministratori che sono stati sospesi perché oggetto di indagini e che sono stati sospesi ai sensi delle nostre regole. Se vogliamo davvero eliminare le zone grigie nel PD e nel campo che noi vogliamo rappresentare e interpretare, il tema non è soltanto l’applicazione burocratica delle regole che ci siamo dati, il nodo di fondo è tornare ad investire su questo partito in un Paese che i partiti li ha disprezzati negli ultimi trent’anni salvo accorgersi che senza partiti funzionanti la selezione della classe dirigente avveniva al secondo altri criteri. Si prendevano e si selezionava la classe dirigente in base ai pacchetti di voti che ognuno portava alla causa, invece investire sul partito vuol dire farlo tornare un luogo in cui si ascolta e si discute, in cui ci si iscrive perché si condividono i valori di obiettivi di questo partito in cui si può anche litigare aspramente ma magari litigare sulle cose da fare e non solo sulle candidature sugli assessorati”.