di Andrea Pellegrino
Se l’uninominale consegna un voto specifico, il proporzionale quasi ribalta la geografia del Parlamento. Tutto questo grazie all’esercito dei ripescati, catapultati in diversi collegi blindati. E’ il caso di Piero De Luca, uscito sconfitto nel suo feudo, attestandosi al terzo posto, dopo l’eletto Provenza (M5S) ed il candidato del centrodestra Gennaro Esposito, viene ripescato sul filo nel collegio plurinominale di Caserta, sbarrando la strada anche all’uscente del posto, Camilla Sgambati. Ma poi c’è Minniti, il Ministro dell’Interno – bocciato nel suo collegio (Pesaro) -, sarà deputato salernitano del Partito democratico. Vale lo stesso per Gianni Pittella, bocciato in Basilicata: sarà anche lui un senatore salernitano. E l’europarlamentare ferma la riconferma dell’uscente salernitana, Angelica Saggese. L’impresa di LeU, in provincia di Salerno, porta a Montecitorio Federico Conte. Il miracolo di Marzia Ferraioli nel Cilento, invece, ripesca Gigi Casciello. Forza Italia, infatti, conquista due seggi nel listino proporzionale. Uno naturalmente è occupato dal capolista Enzo Fasano, che da Palazzo Madama trasloca alla Camera. Tre seggi sul plurinominale vanno al Movimento 5 Stelle. Quindi Angelo Tofalo, Anna Bilotti e Cosimo Adelizzi che si aggiungono ai vincitori dei collegi uninominali Provenza, Acunzo e Villani. Prende tutto, invece, al Senato. Quindi Andrea Cioffi che, da vincitore sul collegio uninominale, lascia il posto a Felicia Gaudiano, sul plurinominale. Poi Sergio Puglia, Luisa Angrisani e Francesco Castiello che per un soffio ha strappato il collegio senatoriale nord al sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli. Forza Italia, invece, parla partenopeo: Luigi Cesaro sarà senatore, eletto a Salerno, così come Vincenzo Carbone, ripescato dopo l’elezione di Lady Mastella a Benevento che, a sua volta, però, ha stoppato Claudio Lotito. Buona presenza per i Fratelli d’Italia, rappresentanti da Edmondo Cirielli alla Camera e da Antonio Iannone al Senato. Un seggio, invece, va anche alla Lega, qui presente con Gianluca Cantalamessa, segretario regionale del partito di Salvini. Non passa Assunta Tartaglione che ieri ha anche rassegnato le dimissioni da segretaria regionale del Partito democratico. Riesce, invece, a ritornare in Parlamento Gennaro Migliore mentre Paolo Siani è ripescato sul proporzionale. Lello Topo, invece, è l’unico consigliere regionale che lascerà l’aula del Centro Direzionale per approdare a Roma.