Milanese: «Favorevoli al terzo mandato perchè vogliamo sconfiggere De Luca al voto» - Le Cronache
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Milanese: «Favorevoli al terzo mandato perchè vogliamo sconfiggere De Luca al voto»

Milanese: «Favorevoli al terzo mandato perchè vogliamo sconfiggere De Luca al voto»

di Erika Noschese
Forza Italia, oggi, riparte da Antonio Tajani, ieri a Roma eletto segretario nazionale del partito fondato da Silvio Berlusconi. E se da un lato il partito si riorganizza ad un mese dalla scomparsa del Cavaliere a livello locale gli azzurri sono già a lavoro per l’importante appuntamento del 2024 tra amministrative, europee e provinciali. Sfide che potrebbero vedere proprio gli azzurri imporsi come leadership della coalizione di centrodestra, come confermato dal coordinatore regionale vicario Guido Milanese, oggi membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Ente nazionale di ricerca e promozione per la standardizzazione, su richiesta del ministro dell’Ambiente l’onorevole Gilberto Pichetto Fratin. «Forza Italia si sta strutturando in ogni comune, su ogni territorio anche in provincia di Salerno e sull’intero territorio. Tajani è il nostro riferimento regionale, segretario del partito e man mano ci sarà un’attività sempre più profonda sul territorio perché queste scadenze ci vedranno protagonisti. Noi riteniamo di essere punto di riferimento per l’intera coalizione anche per l’aggancio in Europa; questo ci rende naturalmente più forti e Antonio Tajani è una delle espressioni migliori, stimata a livello europeo, sta lavorando bene come vice premier e sta lavorando benissimo come Ministro degli Esteri – ha dichiarato il coordinatore regionale vicario Milanese – Riteniamo che il cammino sia importante, ci porterà a tutte le scadenze elettorali impegnati sui vari territori per esprimere una classe dirigente valida, in grado di competere con il centrosinistra e con gli alleati di centrodestra». Per il partito, quelle del 2024 saranno le prime elezioni senza il presidente Berlusconi ma militanti e attivisti hanno già fatto sentire la loro vicinanza e il loro attaccamento al partito con la campagna tesseramento che ha fatto registrare un vero e proprio boom: «Tullio Ferrante, coordinatore nazionale della campagna adesioni, sta lavorando bene, impegnato su tutto il territorio nazionale. Siamo già a numeri importanti. Riteniamo che questo impegno fa sì che ciò che conti in politica sono i numeri e su questi numeri noi siamo forti e sicuri di un successo elettorale. È chiaro, la mancanza del leader storico, il nostro punto di riferimento, ci rende orfani ma ritengo che ci sia attraverso Antonio Tajani tutto un mondo di centro che non ha trovato collocazione e riferimento con Calenda o con Renzi data anche la loro non perfetta armonia, eufemisticamente parlando, e ciò fa sì che ci sia un punto di riferimento al centro e soprattutto al centro del centrodestra, Forza Italia, che può essere attrattiva anche per quelle fasce di moderati che in qualche modo avevano non più condiviso alcune esternazioni di Berlusconi ma troverebbero tornare a noi attraverso l’opera governativa di Tajani», ha aggiunto Milanese. Intanto, Forza Italia ha ribadito la sua posizione in merito al terzo mandato: «Noi come Forza Italia siamo favorevoli al terzo mandato perché riteniamo che l’uscita di scena di De Luca debba avvenire attraverso una sconfitta elettorale. A livello regionale possiamo essere vincenti e il confronto con De Luca non ci impaurisce ma anzi siamo convinti che una battaglia con un valido esponente del centrodestra possa essere attrattivo più di De Luca». E in merito al sistema De Luca Milanese sembra avere le idee chiare sull’attuale situazione: «ci troviamo con un De Luca logorato nell’arco di questi anni mentre Alfieri sta crescendo sul territorio. Sono due elementi diversi, molti esponenti deluchiani stanno iniziando a differenziare la loro presa di posizione anche in funzione di Elly Schlein. Sono d’accordo che questo sistema va combattuto, noi ci ritroveremo in una battaglia vincente, se dovesse esserci una spaccatura ciò renderebbe anhcora più facile una nostra vittoria».