di Pina Ferro
Una figlia contesa, nata da una relazione extraconiugale fa emergere una vicenda di falsa attribuzione di paternità. E’ stato il padre biologico a rivolgersi alla magistratura per poter affermare il diritto a continuare a vedere quella figlia nata fuori dal matrimonio e che ora la madre biologica ed il padre “putativo” gli negano. Ora i protagonisti rischiano di dover affrontare un processo con l’accusa di attribuzione di falsa paternità. A richiedere il rinvio a giudizio è stato il magistrato Roberto Penna che dopo aver raccolto la denuncia dell’uomo ha aperto un fascicolo d’indagine e ricostruito l’intera vicenda che ha coinvolto due coppie di amici residenti in provincia di Salerno. Le due coppie, amici di vecchia data, erano soliti frequentarsi. Con il passare del tempo accade l’imprevisto: nasce una relazione extraconiugale. Il marito di uno e la moglie dell’altro cominciano a vedersi in maniera clandestina e, a trascorrere momenti di intimità. Entrambe le coppie non avevano avuto figli dalle rispettive unioni. La relazione andava avanti da diverso tempo quando l’adultera scopre di essere in attesa di un figlio dall’amante. In altri casi, la scoperta della gravidanza, frutto di tradimento del partner e di una consolidata amicizia avrebbe messo in serio pericolo, se non addirittura distrutto i rispettivi matrimoni oltre al legame di amicizia. In questo caso, invece, ciò non accade. I due amanti comunicano ai rispettivi partner della relazione extraconiugale e della gravidanza. Alla luce di tale rivelazione le due coppie, incassano il colpo, ma non sembra che si scompongano più di tanto. Anzi, arrivano addirittura ad un accordo: crescere quel figlio tutti e quattro dandogli tutto l’amore possibile. E, così accade. Passano gli anni, esattamente dieci. La bimba nata da quella relazione cloandestina cresce in maniera serena trascorrendo parte del tempo con la madre biologica ed il padre che l’ha riconosciuta e l’altra coppia formata dal vero padre (ma non ha riconociuto la figlia) e la moglie. Insomma, la bambina cresce in una famiglia allargata, ignara di quanto tale situazione celi. A complicare la situiazione, per la quale poi ci si è rivolti alla magistratura è una gravidanza inaspettata. Il padre biologico della ragazza e la moglie scoprono, quando oramai non ci speravano manco più, che presto avrebber avuto un figlio. Una notizia che ha fatto reagire la madre biologica della bambina in maniera molto dura. “Siccome ora avrai un figlio da tua moglie, non hai più la necessità di dover vedere questa figlia nata dalla nostra redazione”. Questo in sintesi quanto avrebbe comunicato all’ex amante la donna. Ovviamente, il padre biologico non aveva alcuna intenzione di sottostare al volere della donna e così, pur di affermare il diritto di visita non esita a presentare una denuncia in cui, però, è costretto a dire tutta la verità e, ad ammettere che la piccola pur essendo sua figlia non l’ha riconosciuta. Partono le indagini. La ragazzina viene sottoposta all’esame del dna che conferma quanto era stato esposto in sede di denuncia. L’amore per quella figlia a cui non voleva denunciare ora potrebbe portare ad affrontare un processo.