Matteo Maiorano
Non ho ancora realizzato quanto accaduto. Non è facile dormire la notte”. È ancora forte lo shock tra i dipendenti del cinema “The Space”. L’azienda, lo scorso 3 agosto, ha convocato quattro lavoratori comunicando loro l’improvviso licenziamento. Solidarietà tra tutti i dipendenti della struttura che ieri pomeriggio si sono riuniti proclamando tre ore di sciopero. Oggi alcuni di loro sarebbero stati di ritorno dalle meritate vacanze: “Mi è stato comunicato il licenziamento il giorno prima delle mie ferie. Sono stata convocata da un responsabile che mi ha spiegato che, dal momento in cui la legge lo consente, si è proceduto al mio esonero dal lavoro”. A parlare è Angela Cautiero. La donna stava timbrando il cartellino quando gli è arrivata l’infausta notizia: “Non mi è stato nemmeno recapitato un avviso nella posta. Il motivo del licenziamento è da ricondurre al calo dei ricavi, dati che vanno controllati ma che per loro sono stati sufficienti per mandarmi a casa dopo sedici anni di lavoro. Adesso stiamo provando a muoverci collettivamente, anche se per quanto mi riguarda ancora non mi è arrivata nessuna convocazione. Non ci sono parole, oggi sarei tornata dalle ferie. Non ho ancora realizzato quanto accaduto. Non è facile dormire la notte”. Riccardo Santangelo lavorava al “The Space” da ormai undici anni: “Ero già al lavoro quando sono stato chiamato da un responsabile senza alcun preavviso. La società non è in rosso – tuona Santangelo – i dati sono tutti da verificare. Per via della legge Fornero il reintegro è quasi impossibile, lotteremo al fianco di chi lavora. Qui c’è gente che ha famiglia e lavora da quasi vent’anni, non è accettabile questo modo di agire. Siamo stati convocati dall’ispettorato del lavoro – conclude l’ex dipendente – adesso vediamo cosa ci offrono. Siamo pronti ad impugnare i licenziamenti”.
Abagnara (Cisl): «Licenziamenti illegittimi, è grave»
“Chiediamo un tavolo di trattative locale per discutere della questione. Ciò che è accaduto è davvero grave” .Nel pomeriggio di ieri sit-in di protesta indetto dai lavoratori del cinema “The Space”. Alla base della frattura tra azienda e lavoratori il licenziamento di quattro dipendenti delle sale cinematografiche. “L’adesione da parte dei lavoratori è stata totale. C’è grande solidarietà da parte di tutte le componenti. Le motivazioni che hanno portato ai quattro licenziamenti, per l’azienda, sono da ricondurre al calo degli spettatori e dei relativi ricavi”. Antonio Abagnara ha mostrato la sua vicinanza, come Filstel-Cisl Salerno, ai lavoratori della struttura: “Non c’è stato alcun preavviso, il che è assurdo: è arrivato qui un responsabile nazionale che ha licenziato quattro lavoratori in tronco. Ciò che è avvenuto è illegittimo sia nella forma che nel merito. Hanno fatto dei licenziamenti in base alla legge Fornero: il loro è stato un artificio societario. La legge permette infatti per motivi economici massimo cinque licenziamenti, invece loro sono arrivati a quota dodici, poiché a perdere il posto sono stati anche lavoratori di Livorno e Bari. Hanno diviso l’azienda – spiega il coordinatore provinciale Filstel – in tante piccole società in modo da poter agire in questo modo. Avrebbero invece dovuto seguire un iter ben preciso, seguendo quanto tracciato dalla legge 223 del 1991 sui licenziamenti collettivi che prevede un determinato iter e l’apertura di una procedura per esubero del personale. Pretendiamo l’immediata reintegro dei lavoratori, c’è necessità di un tavolo di trattativa locale per discutere eventualmente, se ci sono esuberi, misure non traumatiche come riduzione di ore. Vogliamo essere ascoltati”. Sulla questione è intervenuto anche Luigi Longo: “L’azienda aveva parlato di esubero di ore, ma da queste ai licenziamenti il passo è stato breve”. Il componente Rsa aziendale critica il cinismo con cui ci si è occupati della faccenda: “In questo modo non possiamo lavorare tranquilli. Sappiamo che il settore è in crisi ma licenziare dall’oggi al domani quattro persone come degli animali è davvero grave”. Un’altra vertenza che va ad aggiungersi alle tantissime vertenze che mettono in ginocchio il settore soprattutto a Salerno. I sindacati infatti, nell’ultimo periodo sono impegnati su diversi fronti per tutelare il diritto al lavoro e agli stipendi. Basti pensare che a Salerno lo stato occupazionale non è più garantito e viene messo troppo spesso in discussione. La vertenza dei lavoratori del cinema “The space” segue infatti quella di qualche mese fa dei dipendenti del Bingo salernitano che ha tenuto banco per diversi mesi. Ad oggi però nessuna tutela per operai, dipendenti e lavoratori che troppo spesso devono fare i conti con diritti non garantiti ma soprattutto con le proprie famiglie che molto spesso non riescono a mantenere, creando un vero e proprio disagio sociale.