di Andrea Pellegrino
«Non si può togliere la condanna a morte che questa città ha dato a Giordano intitolandogli una strada o una piazza». Salvatore Memoli, va al di là della proposta di Cronache, parla del suo legame con Vincenzo Giordano (pur appartenente ad un’altra area politica) e controcorrente, rispetto a quanti sono intervenuti e stanno intervenendo a favore dell’intitolazione di una strada o una piazza al primo sindaco socialista salernitano, dice: «Oggi non serve a nulla questo tipo di riconoscimento». El’attuale consigliere provinciale ci spiega: «Noi a Giordano l’abbiamo fatto morire dannato. Anche i suoi amici, anche quelli che oggi tessono lodi, all’epoca furono traditori. Aveva dei nemici e lui lo sapeva bene. Negli ultimi anni è stato lasciato solo. Non ha avuto neppure una degna sepoltura. Ed oggi? Che senso avrebbe intitolargli una strada o una piazza dopo quello che è accaduto?».
Memoli descrive Giordano come «un socialista alla Pertini che conosceva la giustizia e la mala giustizia, che è stato vittima della giustizia e della mala giustizia. Giordano è stato tradito dai suoi stessi colleghi. Basti pensare che negli ultimi anni da sinistra era passato a destra». «Ogni mattina – ricorda Salvatore Memoli – prendevo il caffè con lui. Lui non ha mai parlato male di nessuno ma capiva e sapeva il male che gli avevano fatto. Era un uomo intelligente, integerrimo: non lasciava spazio a nessuno e non faceva sconti a nessuno. Ricordo un rimprovero solenne in Consiglio comunale a Carmelo Conte, quando all’epoca era parlamentare. Ecco questo era Giordano, chi lo ha conosciuto, lo apprezza da tempo. E’ nei cuori di chi in vita lo ha apprezzato e voluto bene. Per questo dico e ribadisco che l’intitolazione è inutile».
E sulla memoria (scarsa) di Salerno, Memoli non ha dubbi: «E’ una città che ama il forestiero. C’è una piazza Menna? No. C’è una piazza Monsignor Pollio? No. Questa è la memoria di Salerno. Penso che faccia prima Calvanico ad inaugurare una piazza a Giordano che Salerno».
E Memoli non ha tutti i torti: già ieri il sindaco di Calvanico Franco Gismondi ha manifestato la volontà di rendere omaggio al sindaco socialista, originario proprio di Calvanico.