Il neurochirurgo pisano Gaetano Liberti è “estraneo alle accuse” che motivano l’arresto disposto dal Gip di Salerno nell’ambito di un’indagine della procura campana su presunte tangenti pagate dai pazienti per saltare le liste d’attesa. Lo afferma in una nota Giulia Padovani, avvocato difensore del medico che si trova da ieri agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Cascina (Pisa), precisando che il suo assistito sosterrà venerdì alle 11 l’interrogatorio di garanzia. “Abbiamo anche presentato – prosegue il legale – istanza di riesame presso il Tribunale della libertà di Salerno, per attivare il doveroso percorso di controllo e verifica delle ragioni poste a sostegno dell’ordinanza del Gip, nella certezza dell’assoluta estraneità di Liberti rispetto alle accuse che gli vengono rivolte. Accuse che, invero, non concernono il mio assistito, come possono lasciare intendere alcuni lanci di agenzia che accomunano le posizioni di diversi indagati”. Padovani manifesta anche “un certo stupore per il mancato accoglimento della richiesta di essere sottoposto a interrogatorio, presentata da Liberti oltre 6 mesi fa, proprio per chiarire nei dettagli la propria posizione: un incombente che – ironia della sorte – proprio il provvedimento emesso consentirà finalmente di svolgere”. Il legale sottolinea che “i pazienti operati con la consulenza di Fukushima presso l’ospedale di Salerno (con interventi tutti perfettamente riusciti) erano affetti da complessi tumori cerebrali e avevano espressamente chiesto di essere operati con la consulenza del luminare” e che “Liberti non ha mai prospettato ai propri pazienti metodi” per ottenere “il superamento delle liste di attesa dietro pagamento anche solo di un euro, anzi non ha mai richiesto, né direttamente né indirettamente, alcun compenso di qualsiasi genere né prima, né durante né dopo gli interventi”. “Non ha mai condizionato in alcun modo – conclude – o costretto i suoi pazienti a sottoporsi a interventi chirurgici presso l’ospedale di Salerno in quanto esegue tali procedure normalmente e gratuitamente presso l’ospedale di Pisa o, per coloro che ne fanno richiesta, in clinica privata”.
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