di Monica De Santis ed Erika Noschese
Non basterà certo una semplice visita al comando della Polizia Municipale di Salerno per portarci a capire perché gli agenti sono tra noi e come la città li abbia apprezzati, accolti o temuti, dal tempo della loro istituzione a oggi. Il “vigile” sul tondo in mezzo all’incrocio è sparito da, forse, oltre un quarantennio, era nella memoria dei nostri genitori un vigile terribile tal Matteo “la guardia” che sequestrava i palloni ai ragazzini, ed era attento a non lasciare si pattinasse sotto i portici del Comune allora dalla perfetta e liscia pavimentazione, ma qui stiamo evocando una Salerno della prima metà del Novecento, una quieta cittadina fatta a misura d’uomo, in cui tutti si rispettavano e riuscivano a dialogare. Oggi, quante volte magari rimproverando giovani per atti di vandalismo, gli agenti della municipale sono stati aggrediti verbalmente da genitori che difendevano i loro figli mal allevati. Non è facile oggi, invece, essere agenti della municipale. Lo spiega chiaramente il comandante di Salerno Rosario Battipaglia, che ieri mattina, insieme alla sua vice Pina Landi, ci ha aperto le porte del comando, consentendoci di trascorrere una mezza giornata con i suoi uomini per poter così vivere e raccontare gli impegni che ogni giorno vengono svolti dai caschi bianchi della città capoluogo. “Le difficoltà sono tante” spiega Battipaglia “soprattutto perché i compiti assegnati alla Polizia Municipale sono molteplici. Abbiamo una carenza di personale che non ci consente di poter coprire il territorio cittadino come vorremmo e potremmo fare. Senza contare che buona parte degli agenti oggi in servizio hanno sono vicini ai 60 anni e, nonostante lavorino sodo e sono sempre pronti ad intervenire dove c’è bisogno, non hanno a volte l’agilità che può avere un agente più giovane”. Il comandante si sofferma a lungo a parlare della carenza di personale che non si consente di avere in strada il numero necessario di pattuglie per poter soddisfare in maniera celere tutte le richieste d’intervento… “Ci spiace quando un cittadino che ci contatta deve aspettare un po’ prima del nostro arrivo, ma se le pattuglie, che ripeto sono poche, sono impegnate già in altri interventi, oppure se allo stesso momento ci arrivano due chiamate, siamo costretti a scegliere tra l’intervento più importante e mandare indietro il secondo”. Ma, nonostante, tutte le difficoltà, la presenza sul territorio della Polizia Municipale c’è e si fa sentire. Importante in questi ultimi mesi il lavoro svolto al fianco di Salerno Pulita contro coloro che, non rispettando le regole della raccolta differenziata, in qualche modo hanno deturpato l’immagine della nostra città… “Ad oggi abbiamo elevato più di 300 verbali nei confronti di chi ha conferito i rifiuti in maniera errata. Ed il lavoro al fianco di Salerno Pulita continua”. Come importante è la presenza della municipale in alcuni punti della città considerati sensibili, come il Lungomare cittadino… “Qui siamo impegnati costantemente per evitare la vendita di prodotti illegali da parte di venditori ambulanti e abusivi e per contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti che, purtroppo, è ancora presente in alcuni punti”. La giornata al fianco della Polizia Municipale prosegue poi con un giro in pattuglia insieme con il maresciallo ordinario Nunzia D’Andria, in servizio a Salerno in mobilità volontaria dal 2017, dopo essere stata dal 2000 in servizio a Milano e con il luogotenente Enzo Sabato, in servizio a Salerno dal gennaio del 1989, poco distante una seconda pattugli con gli agenti Enzo Sanseverino e Marco Testa. Il luogotenente è tra gli agenti più anziani in servizio a Salerno. E’ tra quelli che hanno visto la città cambiare, crescere, svilupparsi e che ha visto e vissuto sulle proprie spalle il cambiamento della municipale… “Di cambiamenti ve ne sono stati e non pochi. Ricordo che all’inizio alle 21 il servizio della Municipale finiva. Poi con la nascita della Movida i turni iniziarono a cambiare. Nel 1995 l’allora sindaco Vincenzo De Luca istituì il servizio notturno dalle 21 alle 01, in estate si allungava fino alle 2 e in qualche anno anche fino alle 3 di notte. Ma c’era una Movida pazzesca, ogni sera la via Roma era sempre piena di persone. Poi da settembre 2011 il Comune ha sospeso questo servizio ed hanno ospitato il servizio che va dalle 18 alle 24”. Il luogotenente Sabato ricorda ancora che quando ha iniziato la sua carriera il servizio veniva svolto ogni giorno singolarmente dagli agenti, poi dopo lotte sindacali e scioperi, come per le altre forze dell’ordine anche la polizia municipale di Salerno ha iniziato a girare in coppia… “Cosa molto importante, perché quando si va sul luogo di un incidente o, comunque, in qualsiasi intervento è fondamentale il supporto di un altro collega”. Sabato che si dice un po’ la memoria storica della polizia municipale di Salerno, non si limita solo ad un confronto tra ieri ed oggi, parla anche delle criticità attuali, dallo scarico e carico che purtroppo in alcune zone crea problemi di circolazione alla sosta in doppia fila, dal servizio di controllo davanti alle scuole materne ed elementari fino ad i semafori della città… “Sembra strano a dirsi, ma alcuni dei semafori che oggi vedete non in funzione, vanno bene così. Accesi non sarebbero d’aiuto, ma al contrario aumenterebbe il traffico e bloccherebbero l’intera città. Mentre invece ci sono altri punti di Salerno, dove i semafori non ci sono ed invece andrebbero messi, se non altro come dissuasori per coloro che corrono e per evitare incidenti, alcuni purtroppo anche mortali”.