di Mario Rinaldi
Tragedie come quella accaduta ieri mattina, sulla A2, autostrada del Mediterraneo, sono talmente assurde ed inspiegabili che le persone che hanno uno stretto legame con le vittime, fanno realmente fatica a poter raccontare aneddoti e momenti di vita vissuta insieme a loro, magari anche il giorno prima, per poi vederseli strappare a un destino così beffardo. Alfonso Andria, attuale presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, con sede nella prestigiosa Villa Rufolo di Ravello in Costiera Amalfitana, è uno di coloro che con la coppia di avvocati Mario Valiante e Wilma Fezza, sfortunate vittime di questo incredibile sinistro causato dal ribaltamento di un mezzo pesante che ha coinvolto l’auto dove viaggiavano insieme, aveva un indissolubile rapporto. Un legame, consolidatosi nel corso del tempo grazie ai ruoli politici ricoperti in diversi ambiti istituzionali, che ha portato l’onorevole Andria, in più occasioni, a confrontarsi e a scambiare opinioni con questi due brillanti legali su diversi aspetti e problematiche riguardanti la gestione della cosa pubblica e su molto altro. “Appena ho appreso della tragedia – racconta l’on. Andria – sono stato assalito dallo sconforto dall’incredulità, e da un dolore profondo! E’ sconvolgente per me, come per tanti amici, ma anche per persone che magari conoscevano appena le vittime, pensare a due vite spezzate che avevano tutto il diritto a un pezzo di futuro sereno, dopo aver superato una complessa vicenda di salute che colpì Mario lo scorso anno”. “Ricordo – racconta ancora Andria – che il 1 dicembre, quando venne a mancare mio fratello Pasquale, Mario Valiante mi telefonò dal letto dell’Ospedale Moscati di Avellino per esprimere la propria condivisione unitamente al dispiacere per non poter rendere di persona l’estremo saluto all’amico. La moglie Wilma Fezza, anch’ella professionista affermata, dinamica e dal carattere estroverso, nel tempo della prova accanto a Mario aveva perso la sua lucentezza. Quando Mario uscì finalmente dalla difficoltà e tornò all’impegno professionale e civile, sul volto di Wilma tornò la luminosità”. Poi, l’onorevole Andria, ex presidente della Provincia di Salerno, ha anche ricordato il legame con il padre e lo zio di Mario Valiante. “Conosco la famiglia Valiante praticamente da sempre – riferisce Andria – conoscevo bene il papà di Mario, Aldo Valiante e lo zio Ugo che fu consigliere regionale (padre della dottoressa Monica funzionaria del Centro di Ravello). Sono stato legato anche per ragioni politiche allo zio senatore Mario Valiante, fondatore del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali. C’è un intreccio multiplo con la famiglia Valiante. Del papà di Mario, Aldo Valiante sono stato collega consigliere comunale a Salerno, entrambi nel Gruppo della Democrazia Cristiana dal 1985 al 1990; nella successiva consiliatura gli subentrò proprio Mario, vivace, esuberante, amico vero, un ‘campione di umanità’. Poi nel 1997, mentre ero presidente della Provincia di Salerno, la moglie Wilma Fezza, fu candidata e eletta consigliere comunale di Salerno. Insomma, siamo stati tutti uniti dalla passione per la politica, per la DC prima, per il Partito Popolare in seguito, dallo spirito di servizio alla comunità e al territorio. Mario Valiante, inoltre, era cresciuto nell’ambiente dei Salesiani e perciò molto legato a mio fratello Maurizio, verso il quale era prodigo di attenzioni”. E poi, uno dei ricordi più commoventi, che risale a poco più di due mesi fa, lo scorso 11 maggio, quando Mario Valiante ha affidato all’onorevole Andria il compito di ricordare il papà, Aldo e lo zio Ugo, ai quali vennero intitolate due strade a Cicerale, loro luogo di nascita. “L’omaggio del Comune ai fratelli Aldo e Ugo Valiante – questo il post sul profilo facebook dell’onorevole Andria il giorno dell’intitolazione delle due strade – ciceralesi di nascita. Ne ho tracciato i profili e i tratti distintivi delle rispettive personalità, l’impegno professionale e politico, il servizio reso al territorio, alle comunità, alla politica e alle Istituzioni, l’orgoglioso attaccamento alle radici! Il riconoscimento della Civica Amministrazione, la partecipazione dei Cittadini e di tanti Sindaci del comprensorio esaltano il valore della memoria! Rivolgo un pensiero ai carissimi Senatore Mario e a Nello, il primo che ho conosciuto nel 1973 a Pioppi dove era Presidente della Pro Loco. Vincoli antichi e saldi che mi legano profondamente a tutti i fratelli Valiante e ai loro figli, molti dei quali ho abbracciato ieri. Grazie a Mario che anche a loro nome mi ha onorato dell‘invito e ha voluto affidarmi il compito di ricordare Aldo e Ugo Valiante”. In quell’occasione Andria abbracciò anche il fratello di Mario, il carissimo Gianfranco, fino a pochi mesi fa Sindaco di Baronissi, dopo esser stato assessore al Comune Capoluogo e consigliere regionale, e la sorella Annarita. L’altro fratello, Maurizio Valiante, Prefetto di Foggia non potette assistere alla cerimonia in quanto impedito da improrogabili impegni di lavoro. In ultimo il ricordo commosso dell’onorevole Andria nei confronti dei coniugi Mario e Wilma: “vorrei ricordarli nel loro momento migliore quando tornarono a illuminarci con il loro sorriso e con la gioia di vivere. Di Mario mi è stato raccontato da un suo cliente in queste ore tristissime che, dopo aver ottenuto un successo in un procedimento penale, si recò al suo studio per liquidargli la parcella; l’Avvocato Valiante, con il garbo che lo distingueva, rispose che non voleva essere pagato. Un campione di relazioni umane, appunto! Mario era battagliero. Ricordo che negli anni 90 si è fortemente battuto per la rinascita del quartiere di via Calenda a Salerno. Io, purtroppo, ancora oggi non riesco a credere quanto accaduto”. Un Andria visibilmente commosso, che ha acceso i ricordi più intimi con la famiglia Valiante, nel segno di un legame più vivo che mai.