Andrea Pellegrino
La Soprintendenza si era espressa negativamente sulla nuova spiaggia del Marina d’Arechi. Ora la società della famiglia Gallozzi torna alla carica e chiede una nuova autorizzazione al Comune di Salerno. La spiaggia è quella formatasi a ridosso della banchina di riva ad oriente del Porto, per effetto delle correnti marine. Una spiaggia divenuta organica al «Marina d’Arechi» con tanto di concessione demaniale concessa fino al 2020. Già lo scorso anno Gallozzi tentò di allestirci uno stabilimento, finito sotto colpi della giustizia amministrativa ed anche della Soprintendenza di Salerno. Il 14 maggio la nuova richiesta, prevedendo una diversa distribuzione delle attrezzature di facili rimozione ed amobilibili che costituiscono lo stabilimento balneare. La Soprintendenza, nello specifico, aveva contestato: «È un arenile di recente formazione – si legge nel parere – ancora non individuato catastalmente», e quanto alla spiaggia: «l’intervento proposto consiste nella eterogenea installazione,su basi di calcestruzzo, di quattro discutibili containers adibiti a varie funzioni, di numerosi depositi, di cabine in legno secondo una approssimativa disposizione nell’area» e quindi «appare caotico e contribuisce a determinare un aggravamento delle condizioni di degrado del litorale costiero». Ora la palla passa al Comune di Salerno.