Maraio: “Il Psi sarà ancora una volta la vera sorpresa della campagna elettorale” - Le Cronache
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Maraio: “Il Psi sarà ancora una volta la vera sorpresa della campagna elettorale”

Maraio: “Il Psi sarà ancora una volta la vera  sorpresa della campagna elettorale”

di Erika Noschese

“Saremo noi la vera sorpresa di questa campagna elettorale”. Non ha dubbi il segretario nazionale del Psi, Enzo Maraio che, in questi mesi, è concentrato non solo sulle prossime elezioni amministrative che vedranno i socialisti in campo in tutti i comuni chiamati al voto ma anche sul Referendum Eutanasia Legale, una battaglia di civiltà che vede protagonista proprio il partito che, nelle scorse settimane, è stato impegnato in una raccolta firme in tutta Italia. Segretario, mancano ormai pochi giorni alla presentazione delle liste. A che punto è quella della Psi? “Siamo pronti ad affrontare la nuova sfida elettorale per le amministrative di Salerno. La lista è praticamente chiusa anche se stiamo lavorando agli ultimi ritocchi, che renderanno la nostra lista ancora più forte e competitiva. Abbiamo puntato a rappresentare tutti i settori della nostra città candidando commercianti, professionisti, sindacalisti, insegnanti, esponenti del mondo sanitario e dei comitati di quartiere ma anche tanti politici di esperienza e giovani che daranno il loro contributo per migliorare la città e renderla più a misura delle nuove generazioni. In tutta la provincia di Salerno, nel solco di un trend nazionale negativo, il disagio giovanile è aumentato notevolmente e i dati di openpolis sui neet lo confermano. Il nostro obiettivo è quello di continuare a far crescere il nostro laboratorio politico, coinvolgendo ed investendo sulle migliori energie e valorizzando i giovani nelle future scelte dell’amministrazione. Bisogna investire tutto sul lavoro e sullo sviluppo”. L’obiettivo per i socialisti è confermare gli uscenti e ampliare la rappresentanza in consiglio comunale. Crede sia possibile? “Non c’è dubbio che un risultato in crescita sia alla portata della nostra lista. Dal 2015 il Psi in provincia di Salerno ha sempre aumentato i propri voti rispetto alle elezioni precedenti. Alle regionali di un anno fa abbiamo incrementato i voti in provincia di Salerno raggiungendo l’8% e affermandoci come il secondo partito nel panorama politico, sia di destra che di sinistra, solo dopo il Pd. Sono ottimista sul risultato perché consapevole delle forti ed autorevoli candidature che abbiamo messo in campo. Saremo ancora una volta la vera sorpresa della campagna elettorale”. A sostegno del sindaco uscente Vincenzo Napoli ma i consiglieri socialisti hanno più volte alzato la voce e fatto valere la loro posizione. Crede che l’amministrazione Napoli abbia commesso degli errori? “Siamo stati spesso un pungolo per richiamare l’attenzione dell’amministrazione su alcune problematiche della nostra città, risultando spesso decisivi per alcune scelte importanti. Lo abbiamo fatto con onestà intellettuale e in maniera autonoma, propositiva e mai distruttiva, convinti che il ruolo della politica sia quello di interpretare i problemi e dare risposte alle comunità. Tutto va vissuto come perfettibile. Se non fosse così ognuno di noi sarebbe destinato all’irrilevanza e ad una omologazione inutile e dannosa anche per la coalizione. Il gruppo consiliare, insieme alla segreteria provinciale del partito, ha interpretato al meglio questo ruolo, come avvenuto nelle scelte urbanistiche, in quelle legate allo sviluppo ed al lavoro, al turismo (penso ad esempio alle scelte sulla tassa di soggiorno e sul regolamento dei B&b). In cinque anni abbiamo dimostrato sempre correttezza e collaborazione nei confronti dell’amministrazione, e lo abbiamo fatto ancor di più quando siamo stati critici su alcuni provvedimenti. I nostri valori e le nostre idee vengono prima di qualsiasi strategia politica. L’amministrazione Napoli ha dovuto affrontare questioni gravose e senza precedenti. A partire dalla pandemia e dalla carenza del personale, che hanno generato una serie di problemi a cui si sta ponendo rimedio. Penso alla chiusura degli uffici periferici, al decoro urbano e alla sicurezza che vedono in campo, a causa dei pensionamenti, sempre meno operatori a portare avanti la macchina amministrativa. Si fa davvero fatica. Per non parlare della pandemia che ha praticamente paralizzato da un anno e mezzo le attività culturali, dello spettacolo e del turismo, che solo negli ultimi mesi stanno riprendendo. I prossimi cinque anni saranno fondamentali per Salerno, e per questo occorre mettere in campo una adeguata e lungimirante programmazione degli investimenti”. Quali sono, secondo lei, gli errori che non dovrebbe commettere nuovamente il sindaco, in caso di riconferma? “Lo dicevo prima. Il sindaco Napoli e la sua maggioranza hanno dovuto affrontare problematiche senza precedenti. È auspicabile un maggiore dialogo, ma in tutta onestà non penso ad errori particolari che sono stati commessi. Salerno è comunque cresciuta e si è ormai consolidata come una città modello per tanti aspetti. E poi i problemi del Comune sono gli stessi che ha la maggioranza dei comuni italiani. Il debito elevato, la mancanza di personale e il continuo venir meno di servizi essenziali sono questioni che vanno affrontate a livello nazionale e in sede governativa. Negli ultimi venti anni i Governi hanno progressivamente tagliato finanche i trasferimenti ordinari ai comuni, spesso anche dopo l’approvazione annuale dei bilanci di previsione. Questo ha causato una continua rincorsa ai tagli per far quadrare i conti e alla produzione del debito per mantenere gli standard minimi per i livelli essenziali. Si possono certamente organizzare meglio alcuni servizi, penso ad esempio alla gestione delle cooperative per il verde pubblico o al sistema di raccolta differenziata che ha subìto un forte rallentamento rispetto ai precedenti anni. Ma sono convinto che Enzo Napoli e la coalizione che lo sostiene abbiano le idee chiare sul da farsi e questo lo sanno i salernitani, che confermeranno il loro consenso a favore della nostra coalizione”. Ad Eboli il Psi ha un suo candidato sindaco, Giancarlo Presutto mentre a Battipaglia si sostiene il candidato sindaco Antonio Visconti… “Il punto è proprio la condivisione delle scelte. A Battipaglia si è avviato da tempo un ragionamento sul futuro del centrosinistra in questa importante città e la coalizione ha individuato in Antonio Visconti la figura idonea per ritornare al governo di Battipaglia. Lavoro di condivisione che lo stesso candidato Visconti ha continuato nei mesi successivi arrivando a pochi giorni dalla presentazione delle liste ad avere una coalizione ampia ed eterogenea che lo sostiene. Ad Eboli tutto questo non è accaduto. Si è pensato, come spesso succede, di scegliere in solitudine ed imporre il candidato sindaco alla coalizione. Non sempre può andare bene. Noi abbiamo deciso di continuare sulla candidatura, per noi vincente, di Giancarlo Presutto, che ha una forte esperienza amministrativa, conosce la macchina comunale e ha una nuova visione di sviluppo della città. Un professionista che sta facendo una bella campagna elettorale, dinamica e smart come lo sono le tante proposte che sta avanzando per la città. Sono molto fiducioso sul suo risultato e su quello delle tre liste che lo sostengono. Una bella scommessa per noi e per Eboli”. Lei sta lavorando fianco a fianco con Marco Cappato per il referendum Eutanasia Legale. Una battaglia di civiltà che la sta portando in giro per l’Italia… “Una battaglia di civiltà che i socialisti hanno sposato subito aderendo al comitato promotore del referendum. Non molti sanno che la prima proposta di legge per il riconoscimento dell’eutanasia in Italia porta la firma di un socialista. Fu Loris Fortuna negli anni 80 a presentare il primo disegno di legge, che non ha mai avuto seguito. Con Cappato stiamo girando l’Italia perché crediamo nella libertà di scelta dell’individuo e pensiamo che ormai sia giunto il momento di dotare anche l’Italia di una legge sul fine vita. Questo a tutela della dignità umana di ogni individuo che va garantita fino alla fine. Il Parlamento si è dimostrato indifferente di fronte a tale materia e, peggio, ha deciso di non decidere. Oggi stiamo scrivendo un pezzo di storia importante in tema di diritti civili e i socialisti non potevano che esserne parte attiva. Abbiamo raggiunto le cinquecentomila firme e questo consentirà l’indizione del referendum. Ma il lavoro sta continuando. Dobbiamo raccogliere ancora le sottoscrizioni fino a fine settembre per mettere in salvo il risultato. Per fare questa battaglia in cui all’inizio in pochi credevano abbiamo lanciato il cuore oltre l’ostacolo e vedere che ai banchetti per la raccolta firme ci sono file interminabili di giovani ci rende orgogliosi e soprattutto fiduciosi del risultato”.