di Andrea Pellegrino
«La città che fu tra le più socialiste d’Italia oggi spinge me verso la segreteria nazionale del Psi». Una strana ma bella coincidenza per Enzo Maraio, ieri acclamato segretario del Partito socialista italiano. «Speriamo che sia anche una coincidenza positiva per i socialisti di Salerno e della Campania. Una bella soddisfazione». Già assessore comunale della giunta De Luca, attualmente è consigliere regionale del Psi con occhi proiettati sulla scena nazionale. A partire dalle prossime elezioni europee. Da definire ci sarà la linea, la strategia e l’alleanza. D’obbligo la dedica prima di iniziare il nuovo percorso: «Una vittoria che dedico agli affetti personali, a Nencini e a quanti mi hanno sostenuto in questa battaglia ed in particolare ai compagni di Salerno e dell’intera provincia». Tra i compagni o ex c’è Gennaro Mucciolo che ieri con un post su Facebook, augurandole buon lavoro, non ha nascosto recenti contrasti ma anche un iniziale merito per questo risultato raggiunto… «Certo, in una mia fase iniziale è stato un riferimento». Complimenti sono arrivati anche dal Nuovo Psi di Stefano Caldoro e di Gaetano Amatruda, prove di collaborazione? «Sostengo che non si possa prevedere una fusione a freddo dei gruppi dirigenti di ieri. Dialogare e creare un rapporto è cosa giusta e penso che alla base ci debbano essere idee e proposte. Così possiamo dare nuovi slanci». Tra le sorprese di questo congresso c’è sicuramente l’intervento di Bobo Craxi… «Un ottimo dirigente, di grande esperienza, un amico. Una bella notizia per me e per i socialisti il suo ritorno». Primo impegno sono le elezioni Europee… «Ma anche le amministrative. Andiamo al voto in quattromila comuni italiani e saremo presenti. Per le Europee la prossima settimana definiremo la nostra linea. Abbiamo dialogato sia con Zingaretti che con Della Vedova. Ho apprezzato, in particolare, la volontà di Zingaretti di aprire una nuova fase all’interno del Partito democratico. Zingaretti ha fatto un passo in avanti importante: l’abbandono della vocazione maggioritaria del Pd, dall’altra parte, però, credo che gli sia mancato un po’ di coraggio a mettersi a capo di una coalizione plurale. Questo è l’unico modo per non perdere più le elezioni. Resta l’opzione Della Vedova, anche se intravedo una strada meno praticabile. Dal congresso, in particolare, è emersa forte la necessità di rimanere nell’alveo del Pes, dove siamo collocati naturalmente. Qui diventerebbe molto più difficile dialogare con +Europa che, al contrario, è in un’altra alleanza europea. Pur tuttavia siamo pronti a verificare tutte le ipotesi e aperti a qualsiasi sfida che porti al rispetto del Psi e della sua storia. Comunque, noi ribadiamo il nostro concetto fondante: siamo saldamente a difesa dell’Europa. Quanto a liste ed accordi chiuderemo la prossima settimana». Tema al centro del congresso sono stati i giovani… «Il partito socialista è il più antico della storia ed è presente in Parlamento sin dall’inizio. Ha un autorevole Pantheon. Oggi la sfida che lanciamo da questo congresso è quella di aprire ai giovani e di declinare attraverso nuove idee e nuovi progetti il socialismo 4.0».