di Andrea Pellegrino
«Tutto il coordinamento provinciale di Forza Italia sostiene Mara Carfagna». Così Sonia Senatore, dirigente provinciale azzurra, da anni vicina alle posizioni politiche dell’ex ministro alle pari opportunità. Ed ora più che mai sostiene la linea Carfagna all’interno del partito. Scissione? «Assolutamente no, Mara Carfagna resterà all’interno di Forza Italia fino a quando non sarà cacciata direttamente dal presidente Berlusconi». Per Sonia Senatore, «la strada tracciata da Mara Carfagna è quella giusta: occorre rispetto, basta guerre interne. Non è una guerra contro Berlusconi ma è una battaglia giusta per ristabilire in buon senso all’interno della coalizione». La partita importante e centrale è proprio in Campania, in vista delle prossime elezioni regionali: «Mara è la candidata giusta ma al momento non penso ci siano le condizioni affinché accetti la sfida. Con lei penso che si vinca, non ci sia proprio partita perché intercetta un consenso trasversale. Ma ciò deve partire dalla consapevolezza che i nemici sono il Pd e Vincenzo De Luca». Auspica unità, Francesco Pastore, ex candidato sindaco di Pontecagnano Faiano e attuale consigliere comunale: «Solo uniti si può portare in alto il partito come i vecchi tempi, soprattutto in vista di questa difficile ma non impossibile campagna elettorale per le regionale. Se si marcia tutti insieme – prosegue Pastore – la vittoria può essere realtà». «Mi auguro che Mara riprenda il suo posto da leader, quale è, all’interno del partito», incalza Roberto Celano, capogruppo di Forza Italia al Comune di Salerno e consigliere provinciale. «Non conosco le intenzioni dell’onorevole Carfagna – prosegue Celano – ma spero che all’interno della compagine si recuperi e che dunque Mara possa riprendere in mano le redini del partito. In Campania abbiamo bisogno di lei per vincere le regionali». Per Enrico Tucci, già consigliere comunale e coordinatore cittadino di Forza Italia a Battipaglia, «la strada giusta è quella di Mara. Molti amministratori locali sono pronti a seguirla». «La questione non è facile da spiegare, ma sono perfettamente consapevole che la Carfagna, in un momento di appiattimento, cerca di ricavare uno spazio per Forza Italia. Vedo i sondaggi e per la prima volta dopo tantissimo tempo, dopo le parole della Carfagna, Forza Italia acquista uno 0.2 per cento. Mara sta ragionando la leader e se fosse lei la candidata alle regionali vinceremmo sicuramente». «Noi non siamo né la stampella di Salvini né la stampella della Meloni; tanti amministratori locali in questo momento la seguirebbero, anche se fosse con Renzi, ci sarebbe da pensare», conclude. Minimizza su un possibile allontanamento della Carfagna da Forza Italia il coordinatore d’area nord della provincia di Salerno, Francesco d’Antuono. «Non cambierebbe granché, la collocazione della Carfagna è sempre all’interno del centrodestra, lei ha espresso il suo pensiero, quello che caratterizza Forza Italia, dove c’è libertà. Assicuro che qualsiasi ragionamento dell’onorevole Carfagna è all’interno del centrodestra quindi non cambierebbe quasi nulla». Critico Alfonso Maria Fimiani, ex dirigente azzurro: «Penso che Mara Carfagna abbia contribuito direttamente o indirettamente in maniera significativa al fallimento di Forza Italia in provincia di Salerno: le scelte della classe dirigente, la mancata valorizzazione delle forze migliori, le gratificazioni di yes-men e yeswomen hanno fatto sì che Forza Italia non fosse in grado di contrastare lo strapotere di De Luca e di arginare la leadership di Cirielli. Sognavo ed ho lottato per un Partito diverso, ma hanno soffocato la mia voglia di impegnarmi». Lapidario, infine, il segretario cittadino di Forza Italia di Cava de’ Tirreni, Fortunato Palumbo, che preferisce non esprimersi sul caso Carfagna: «Quello che interessa è l’unità del centrodestra, io sono di Forza Italia, lavoro sul territorio per questa unità e seguo le direttive del presidente Silvio Berlusconi».