di Monica De Santis
Ridimensionamento delle attività di sala operatoria presso l’ospedale di Polla è questo quello che chiedono i delegati dei sindacati della CISL FP alla direzione strategica dell’ASL Salerno vista la carenza di organico. Un ridimensionamento necessario, dicono, altrimenti si rischia che le prestazioni possano nuocere gravemente alla salute degli operatori e dei cittadini. A parere dei delegati della RSU per la CISL FP – Antonio Cervone, Gianfranco Climaco e Giuseppe Procaccio, la situazione che si sta vivendo attualmente al nosocomio di Polla risulta essere fonte di rischio clinico abbastanza elevato,e la legislazione oggi presente nel settore impone la presenza minima di due infermieri ed un OSS per l’apertura di una camera operatoria. “Qualora si dovesse rendere necessario in contemporanea un intervento d’urgenza sarebbe difficile poter assistere adeguatamente il paziente con grave rischio di infezioni. Tale situazione prospettata a seguito di apposta riunione tra soli medici, in assenza del personale sanitario e socio sanitario interessato in quanto operante nella struttura non concordata con le Organizzazioni Sindacali del Comparto, risulta non conforme ai dettati normativi in merito alla sicurezza del rischio clinico che è uno degli obbiettivi prioritari che il sindacato si pone. Purtroppo – concludono i delegati Cervone, Climaco e Procaccio – ci stiamo convincendo sempre di più che la riorganizzazione della filiera sanitaria dell’ASL Salerno non è mai stata tra le priorità dell’attuale direzione strategica aziendale per cui le strutture periferiche sono state completamente abbandonate”.