Pina Ferro
PRAIANO. Depuratori che funzionavano male e inquinamento del mare: rinviate a giudizio 7 persone tra amministratori, dirigenti e tecnici dell’Ausino. Il prossimo 26 settembre compariranno dinanzi ai giudici del tribunale di Salerno l’attuale sindaco Giovanni Di Martino, l’ex primo cittadino Gennaro Amendola , dell’ex presidente dell’Ausino, Matilde Milite, i dirigenti e tecnici Giuseppe Vitagliano, Domenico Bevilacqua, Iolanda Giuliano e Francesco Vaccaro. I depuratori furono sequestrati dalla Capitaneria di porto di Salerno. Gli otto rinviati a giudizio sono accusati di aver sversato liquami in uno dei mari più belli e famosi al mondo. All’epoca il blitz interessò ben due depuratori di due centri della Costiera
Al centro dell’inchiesta sull’inquinamento, coordinata dalla Procura di Salerno, il cattivo funzionamento di due depuratori con conseguente sversamento dei rifiuti direttamente a mare nel cuore della Costiera Amalfitana, tra i comuni di Amalfi e Praiano. All’attenzione degli inquienti, coordinati dal procuratore Corrado Lembo e dal comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, il corretto funzionamento dei depuratori ma anche il rischio per la salute dei bagnanti.
Ora il prossimo 26 settembre gli otto rinviati a giudizio dovranno difendersi dalle accuse loro ascritte. Gli otto avevano il compito di vigilare sul corretto funzionamento dei depuratori. Nel collegio difensivo tra gli altri gli avvocati Roberto Guerino, Roberto Lanzi felice Lentini, Pasquale Buonocore, Giovanni Torre e Riccardo Cafaro.
Intanto, i controlli sul corretto funzionamento dei depuratori proseguono in tutta la provincia di Salerno al fine anche di assicurare ai bagnanti un mare pulito.