A conclusione di una splendida giornata tra le bellezze della cittadina alle ore 20, 30 il concerto nei Giardini di Palazzo Mezzacapo con i fiati del Maiori Musica Festival
Di OLGA CHIEFFI
Anche quest’anno, dopo l’arresto delle attività culturali e musicali a causa della Pandemia, oggi, in tutta Europa si festeggerà la musica per l’intera giornata e il Maiori Music Festival aderirà all’iniziativa promossa dall’Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica e dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, per la propria ripartenza. Oggi sarà l’intera cittadina di Maiori ad essere animata da momenti musicali ai quali sono stati collegati i tour guidati tra i luoghi più caratteristici del paese con il nuovo progetto Tourbook del Maiori Music Festival, che proseguirà nel corso dell’anno. La giornata avrà inizio con due itinerari mattutini, alle 09.30 e alle 11.00, con partenza dall’obelisco di S. Maria a Mare, nel centro storico della città di Maiori. Lungo il percorso, Casale de’ Cicerali, Giardini di Palazzo Mezzacapo, Collegiata di S. Maria a mare, sarà possibile godere della musica di piccoli ensemble, i cui protagonisti sono alcuni dei musicisti del Maiori Music Festival. Ma il momento clou della giornata della Musica sarà il concerto serale, (ore 20.30) nei Giardini di Palazzo Mezzacapo, con i Fiati del MMF che supporteranno il soprano Colette Manciero in un viaggio tra le più belle arie d’opera. L’Ensemble, composto da Gloria Falcone, flauto; Michela Milano, flauto; Salvatore Dell’Isola, clarinetto; Marta Imparato, clarinetto; Gianluca Liberti, sax contralto; Valeria Di Gaeta, sax baritono; Vincenzo Di Lieto, corno; Luca Carrano, corno, spaziando dalla alla struggente e intima semplicità del Mottetto K.618 Ave Verum Corpus, di Mozart, la Manciero, quindi vestirà i panni di Musetta con il suo valzer, inno alla vita frivola, il suo canto sfrontato, prima di elevare l’Ave Maria di Gounod, costruita sul primo preludio del Das wohltemperirte Klavier di Johann Sebastian Bach, ancora Charles Gounod con l’aria Je veux vivre la virtuosistica e celeberrima ariette di Juliette e ritorno in Italia con l’aria di Lauretta O mio babbino caro dal Gianni Schicchi, di Puccini. In scena entrerà quindi, Tosca con “Vissi d’arte” in cui la Manciero dovrà srotolare d’esperienza il velluto della sua voce, in quelle pause di disteso lirismo, che costellano la tensione del momento. Gran finale con Il Bacio di Luigi Arditi, per onorare ancora la musa musicale.