Bollette pazze a Lustra dove nemmeno i defunti possono dormire sonni tranquilli. Una situazione molto complessa e sotto alcuni punti di vista anche misteriosa, tant’è che anche le opposizioni in consiglio comunale si sono mosse per far sentire la propria voce e soprattutto per restituire la dignità ai cittadini sia a chi è ancora in vita e sia a coloro i quali hanno da tempo lasciato questa vita terrena. Stanco dello stato delle cose, il consigliere e capo gruppo di opposizione Michele Rizzo ha deciso di chiedere lumi al sindaco Luigi Guerra, al responsabile del servizio finanziario Giuseppe Resciniti e al segretario comunale Gerardo Rosania.
«Nei giorni scorsi – spiega Rizzo – ai cittadini lustresi sono state consegnate le bollette relative alla fornitura di acqua per uso domestico per l’annualità 2019. Dei cittadini mi hanno fatto rilevare alcune incongruenze presenti nella fattura ricevuta – argomenta il consigliere – nel canone acqua e nel consumo riferito al 2018, si fa riferimento ad una lettura del contatore mai avvenuta nel corso degli ultimi dieci anni e pertanto si ipotizza un addebito di consumo stimato e non reale. Inoltre – aggiunge – la fattura è stata emessa il trenta di novembre del 2022 con scadenza della rata unica dopo trenta giorni e dunque il trentuno dicembre, ma il tutto è stato consegnato solo nelle ultime settimane. Chiedo all’amministrazione e agli uffici competenti se questo comportamento sia legittimo e se sia stata rispettata la legge. Chi scrive – prosegue un adirato capogruppo di minoranza – ha più volte contestato la gestione capestre dei tributi comunali e questa ne è una prova inconfutabile».
La missiva è anche occasione di un attacco a chi oggi amministra che è portato dal rappresentante in consiglio ma che soprattutto è un pensiero comune nella cittadinanza: «Vengono accusati i residenti di non pagare le tasse – le sue parole – ma a poco serve addebitare agli altri le colpe dei vostri fallimenti dato che da anni manca una corretta gestione». Rizzo, poi, annuncia anche l’avvio di un’azione legale condivisa: «Ho dato mandato ad un avvocato affinché venga verificata l’esistenza di condizioni per promuovere una cosiddetta “class action” perché davvero la misura è colma».
Doveroso dire, per dovere di cronaca giornalistica, che il comune di Lustra per quanto riguarda l’erogazione di acqua potabile ha un seria questione in sospeso con Consac Gestione Idriche. Oltre 180mila gli euro che l’ente pubblico guidato da Guerra deve al gestore idrico. Il comune di Lustra non si è mai costituito in giudizio il che ha dato via libera al decreto ingiuntivo. Da aggiungere che da Palazzo di Città sono arrivate bollette anche a cittadini defunti le cui utenze sono cessate da oltre dieci anni, altro elemento che crea molti dubbi sulla gestione da parte del comune dei tributi.