Lucia Vuolo: Aeroporto, c’èa ncora da fare ma noi ci siamo - Le Cronache
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Lucia Vuolo: Aeroporto, c’èa ncora da fare ma noi ci siamo

Lucia Vuolo: Aeroporto, c’èa ncora da fare ma noi ci siamo

Continua l’impegno dell’onorevole Lucia Vuolo, europarlamentare di Forza Italia iscritta all’eurogruppo Partito Popolare Europeo con e per i giovani che, nei giorni scorsi, ha ospitato una delegazione di ragazzi provenienti dalla provincia di Salerno. Ci avviciniamo al termine della nona legislatura, con l’On. Vuolo ci interroghiamo sui punti salienti che l’Europa ha a cuore attraverso il lavoro incessante dei propri parlamentari.
L’aeroporto di Salerno – Costa d’Amalfi ha un dibattito aperto che sembra si avvicini al termine. L’Europa l’ha riconosciuto come aeroporto europeo, l’ha inserito nei propri corridoi di dialogo.
“L’Europa conosce l’aeroporto di Salerno. Attribuendogli lo Status di Aeroporto Europeo attraverso il suo benestare la strada che resta da compiere è meno faticosa. È un lavoro che mi sono imposta, e che non ho intenzione di accantonare. Ovviamente c’è bisogna dell’impegno del Presidente De Luca. L’Europa il suo lavoro l’ha compiuto. Per far sì che l’aeroporto di Salerno decolli nel vero senso della parola e raggiunga i suoi 4 milioni di viaggiatori – necessari affinché l’aeroporto possa essere destinatario diretto di fondi europei – è necessario che ci sia un adeguamento delle infrastrutture adiacenti ad esso. I viaggiatori hanno bisogno di un’efficiente rete di trasporti che permetta loro di poter raggiungere le proprie mete una volta atterrati. C’è un lavoro importante da preventivare e soprattutto portare a termine. Qui l’Italia non è sola”.
Vuole essere questo un invito al Presidente De Luca. Bisogna continuare, con determinazione, una strada che dopo anni sembra cominciare a scorgere un punto d’arrivo. L’Europa si trova in un periodo storico singolare. Lo scorso gennaio è stato approvato il nuovo Green Deal. Si tratta di un complesso di iniziative mirate a far diventare l’Europa il primo continente con neutralità climatica. Una serie complessa di norme che vincolano gli agricoltori. Proprio questi ultimi sono i protagonisti delle numerose proteste.
“Iniziamo col dire che l’Europa considera gli agricoltori i primi difensori dell’ambiente. Lavorano la terra e noi non possiamo voltargli le spalle. Basti pensare che l’Europa ha destinato all’agricoltura il 31% del proprio budget. Abbiamo rivisto, già dalla scorsa legislatura la Pac, il documento di Politica Agricola Comune. Bisogna tener presente che nel lavoro di revisione l’Europa deve emendare per tutti e 27 gli Stati membri cercando di confluire tutte le esigenze e le diversità in un unico documento. È vero anche che si può provvedere a modifiche se ci si rende conto che qualcosa non dovesse funzionare. Un aspetto importante è il cambiamento climatico che stiamo vivendo. Prima di noi, gli agricoltori sono i primi a dover fare i conti con esso. È nostro compito tutelarli. Non dimentico le mie origini come la terra che non ha mai lasciato digiuno nessuno.” Queste le parole dell’On. Vuolo dedicate alle migliaia di agricoltori. Sono loro a provvedere al sostentamento delle famiglie europee. L’Europa non può e abbandonarli. L’Europa è uno spazio comune, questo l’Italia sembra non averlo compreso a pieno. Oggi l’equipollenza non è un diritto dei laureati italiani e l’On. Vuolo si batte per loro sul territorio europeo. “L’Italia deve capire che oggi l’Europa prepara i propri laureati, questi possono scegliere autonomamente come muoversi. Conseguire una laurea all’estero non vale meno di averla conseguita sul proprio territorio. Non può essere motivo di esclusione da una graduatoria. L’università pubblica sta diventando sempre più ristretta. Bisogna aprire le università, non possiamo accettare che i nostri studenti vadano a laurearsi all’estero e inevitabilmente lì trovano un impiego per il futuro. Non accettando i laureati all’estero e negandogli un lavoro non saranno mai in condizioni di acquisire punteggio. In questo modo si pone un freno alla crescita economica. L’Italia deve capire che un titolo di studio può essere integrato e completato, sulla base di ciò non può escludere chi ha studiato fuori, siamo in Europa.” Conclude l’On. Vuolo rivolgendosi ai giovani che vivono con sfiducia le istituzioni allontanandosi dall’attività politica, disinteressandosene. “Dico ai miei colleghi nei partiti. Candidate i giovani, c’è bisogno che conoscano l’attività politica. Devono studiare, imparare e crescere facendo politica e amministrando. Solo così si po’ riacquistare fiducia verso quest’aspetto della vita amministrativa che tocca tutti noi. È quello che faccio da quando sono qui. Attraverso i tirocini do la possibilità ai giovani di venire qui, in Europa. Lavorare tra i corridoi europei percependo uno stipendio. Le istituzioni chiedono lavoro e sacrificio e i giovani questo devono conoscerlo e capirlo.” L’invito rivolto ai giovani è di andare a votare. L’On. Vuolo crede nei valori della democrazia e per esse continuerà ad esprimersi. “Votare è una scelta, ciò che si decide nelle urne condiziona la vita di tutti noi. Il peso del voto ricade egualmente su chiunque, nessuno escluso”. Tra i vari temi attenzionati dall’europarlamentare di FI/Ppe anche il mondo del commercio e delle imprese:
“Concretezza, cantierabilità e ambizione. Questi i pilastri, suggeriti da Confindustria, e su cui poter costruire l’Italia del futuro. Un Paese che possa dare certezze sui tempi di realizzazione di un’opera pubblica è un Paese che rispetta le imprese ed i cittadini. Ed ancora, formazione continua per la Pubblica Amministrazione, dando spazio alla progettazione europea a tempo pieno, compresa la piena conoscenza di almeno una lingua europea. Pensare poi ad un’efficace sburocratizzazione della macchina amministrativa pubblica, prendendo come esempio altri Stati europei dove l’interesse nazionale ha priorità su ogni vincolo ed ente. Tanti gli argomenti che possono essere discussi e definiti nel corso di uno degli incontri che il Presidente Bonomi ed il delegato Pan vorranno organizzare sui territori. Da europarlamentare do la mia totale disponibilità a parlare, discutere e decidere l’approccio da usare per la prossima legislatura del Parlamento europeo. Al centro ambiente, green deal, e certamente TEN-T, trasporti ed infrastrutture, quanto votato e deciso all’europarlamento e quanto da me ottenuto in cinque anni di duro lavoro”, ha infatti dichiarato l’Onorevole Lucia Vuolo, europarlamentare del Gruppo PPE/Forza Italia a seguito delle dichiarazioni di Carlo Bonomi e Stefano Pan nel presentare “Fabbrica Europa. Le proposte di Confindustria per un’Europa competitiva”, documento di 100 pagine che, prima del voto, sarà al centro di “incontri in tutte le circoscrizioni elettorali” organizzati da Confindustria.
Cosmo Nicolino