di Monica De Santis
Lucia Rinaldi, imprenditrice della quarta gamma è stata eletta presidente della neo nata Confagricoltura campana donna. Titolare, insieme con le due sorelle ed una socia esterna di un’azienda, “Bio Agricola” sita nella Piana del Sele, ad Eboli, leader nella produzione di ortofrutta e che da quattro anni circa, ovvero da quando è subentrata nella gestione con le sue socie, produce anche trasformato, in particolare il pesto di rucola Igp. “Lavorare in un’azienda di tutte donne è sicuramente una grande sfida. Sicuramente è stata una sfida ereditare un’azienda che prima era gestita da soli uomini ed ora trasformarla al femminile. Diciamo che sono molto fiduciosa della solidarietà che c’è tra le donne, quando c’è questa si può fare tantissimo”. Il marchio di punta dell’azienda è “Rucola più” e Lucia Rinaldi spiega che da questo nuovo prodotto parte il lancio della nuova azienda. L’imprenditrice racconta poi del suo nuovo incarico e delle difficoltà che incontrano le donne agricoltori del salernitano… “E’ stata una nomina a sorpresa e spero di poter essere voce delle donne imprenditrici campane e di un agricoltura che vada verso l’innovazione e che sappia portarsi avanti nella transizione ecologica e digitale. Spero di poter aiutare molto alla fase del cambiamento del settore agricolo, perchè si deve partire dallo sfruttamento dei terreni agricoli fino ad arrivare alla cura e all’innovazione e sicuramente in questo dobbiamo essere aiutati da tutto l’apparato burocratico”. Sulla condizione della donna nel mondo agricolo la Rinaldi non si sbilancia troppo… “E’ da poco che mi affaccio al mondo dell’associazionismo e quindi non ho molti dati alla mano. Sicuramente come in tutte le regioni d’Italia, la donna, anche qui da noi, nel salernitano e in tutta la Campania, fa fatica ad entrare e a farsi vedere, a prendersi i propri spazi, soprattutto in un mondo come quello dell’imprenditoria agricola, che è un mondo molto complesso e principalmente fatto da uomini. Però noto dal mio piccolo che c’è molta spinta e molta grinta da parte delle donne. Come in tutti i settori in realtà le donne in assoluto stanno avendo risultati migliori. Dall’università, alle imprese, servizi etc, le donne stanno facendo pesare il proprio ruolo. Una cosa è certa: spero che nel futuro non ci sia bisogno più solo di questo, ovvero di dover dare voce alle donne per farle emergere. Perché non credo che ci sia molta differenza tra una gestione di un’azienda da parte di una donna rispetto ad un uomo. – conclude Lucia Rinaldi – Certo noi donne abbiamo delle capacità completamente diverse da quelle maschili, ma queste devono essere di completamento e non di separazione. L’uomo e la donna possono e devono lavorare insieme. E possono entrambi occupare ruoli di primo piano, perché come li merita un uomo, li merita anche una donna. Come dicevano all’inizio, spero di poter essere rappresentante di tutte le donne agricole in Campania che fino ad oggi hanno avuto difficoltà a far sentire la propria voce”.”.