di Erika Noschese
È stato il consigliere più votato, espressione di Fratelli d’Italia ma da uomo di partito ad inizio del 2023 si è dimesso per far spazio al collega Baselice. L’avvocato Luca Maria Maranca non farà parte della prossima tornata elettorale ma seguirà con attenzione la tornata del prossimo 20 dicembre.
Consigliere Maranca, il prossimo 20 dicembre si torna al voto per il rinnovo del consiglio provinciale. Ultime elezioni con la legge Delrio, un fallimento…
«La legge DelRio ha rappresentato lo scempio degli enti provinciali sotto tutti i punti di vista, non di meno rispetto al sistema di voto. Il governo è al lavoro per varare una riforma che restituisca la giusta dignità alle Province. Auspichiamo il ritorno al voto nel 2024 dando finalmente la parola ai cittadini. Un consiglio provinciale eletto con voto diretto darà sicuramente maggiore rappresentatività e legame con i territori».
Espressione di Fratelli d’Italia, ad inizio 2023 ha lasciato spazio al suo collega Baselice. Come ha vissuto quell’esperienza a Palazzo Sant’Agostino?
«La mia esperienza a Palazzo Sant’Agostino è stata positiva, ho cercato di dare voce alla mia Scafati nonché a tutti i cittadini della provincia di Salerno, con numerose interpellanze e mozioni su strade, scuole ed indirizzi programmatici. Essendo uomo di partito, pur essendo stato il primo eletto in Fratelli d’Italia nella tornata 2022, ad inizio 2023 ho dato spazio all’ingresso di Giancarlo Baselice, come programmato».
Già consigliere comunale a Scafati, soddisfatto dell’amministrazione Aliberti?
«Sulla situazione politica a Scafati, da anni invoco una inversione di tendenza, un ritorno ad un centrodestra unito e con una prospettiva a lungo termine per la città. Purtroppo diversi personalismi ne hanno impedito e ne impediscono tuttora la realizzazione. Il mio auspicio è quello che una nuova classe politica possa fare meglio e comprendere l’essenziale valore del collettivo rispetto alle individualità».
L’Agro nocerino vive oggi tante difficoltà. Quali secondo lei le priorità?
«L’agro Nocerino Sarnese è oggettivamente il motore economico della provincia, bisognerebbe creare le condizioni ed i servizi essenziali ad una crescita sostenibile, che possa consentire alle imprese di avere un orizzonte temporale di progettualità e di riflesso nuova occupazione. In questa ottica è importante implementare il now how per sfruttare nel migliore dei modi i fondi del Pnrr».
A livello provinciale tante sono le difficoltà che caratterizzano Salerno e la provincia. Scuole, strade solo per citarne alcuni. Un ente che non ha possibilità economica. Come se secondo lei bypassare il problema?
«Come dicevo le province hanno bisogno di un profondo restayling, attraverso una implementazione di competenze e risorse, per assicurare standard equivalenti a tutti i territori. Nella nostra provincia c’è molta diversità, in termini di esigenze e potenzialità».Secondo lei il presidente Alfieri potrebbe fare di più per essere più incisivo sul territorio?
«Pur riconoscendo le difficoltà oggettive poc’anzi esposte, dal presidente Alfieri mi sarei aspettato maggiore incisività, purtroppo ci si è persi nel tanti proclami, ben esposti, ma poi non seguiti dai fatti. Al netto delle criticità, si sarebbero potute dare molte più risposte. Le diverse amministrazioni di centro sinistra, oltre ad aver mal gestito il denaro pubblico, non lo dico io ma le relazioni Anac, hanno lasciato tante lacune che bisognerà affrontare».
Regionali, favorevole o contrario al terzo mandato?
«In merito alla possibilità di un terzo mandato di De Luca, sono contrario, oltre che per evidenti ragioni politiche, anche per ragioni di natura istituzionale e normativa.Il principio dell’alternanza è importante nelle istituzioni, sono sicuro che dopo un decennio di mal governo targato De Luca, i cittadini sapranno scegliere il cambiamento. Sono sicuro che il centrodestra si farà trovare pronto a questo importante appuntamento per la nostra collettività».