di Arturo Calabrese
L’Associazione Operatori Turistici di Agropoli si occupa da anni dell’importante comparto per il Cilento. Seppur rimane ben radicata nella città cilentana, AOTA copra anche altri comuni andando ad analizzare i numeri e cercando di trovare le soluzioni adatte ai tanti problemi. L’associazione della presidente Loredana Laureana raccoglie in sé imprenditori attivi nel campo dell’ospitalità e come tale propone anche numerosi servizi ai turisti. La presidente si dice molto critica verso chi amministra il territorio, reo di non fare in modo di garantire i servizi essenziali. Questo tema, a detta degli associati, è al vaglio e nelle prossime settimane potrà portare delle importanti novità perché si parla di un diritto sancito dalla Costituzione per il quale ci si deve battere.
Situazione attuale del turismo nel Cilento?
“Il Cilento, come il resto d’Italia, ha subito una frenata che va dal 30 fino al 50% rispetto al 2022. Considerando che circa il 40% degli italiani hanno deciso di non andare in vacanza o ridurre il periodo fuori casa, possiamo dire che il Cilento rimane nel trend nazionale. Il Cilento è un territorio molto variegato quindi la situazione turistica è molto eterogenea, rimane il dato per cui vengono preferite le mete sulla costa rispetto alle zone interne”.
Il turista medio cosa preferisce oggi tra B&B, albergo o altre tipologie di strutture?
“La tipologia di alloggio preferita resta l’albergo (circa il 25%), a pari merito con la casa di parenti o amici, seguito dai B&B e le altre tipologie di strutture ricettive”.
Rispetto allo scorso anno si registra un miglioramento o peggioramento?
“Come dicevo prima, purtroppo quest’anno c’è un netto peggioramento delle statistiche sia per quantità di italiani in vacanza che per spesa pro capite. La vacanza media si aggira tra i 4 e i 7 giorni a causa dell’aumento dei prezzi, a volte anche non giustificati dai servizi erogati”.
Servizi: il Cilento ha di fatto perso il metro del mare. Può essere penalizzante per i tanti turisti che sono sul territorio?
“Il Cilento soffre da anni una carenza di servizi annessi al turismo tra cui i trasporti interni. La perdita del metrò del mare sicuramente ha penalizzato coloro che hanno scelto la costa Cilentana per visitare anche altri luoghi vicini facilmente raggiungibili col metrò, come Capri e la costiera amalfitana”.
Siamo a Ferragosto: che aria si respira dal punto di vista turistico?
“La settimana di Ferragosto è un must per gli italiani. Pertanto il pienone è assicurato. Però arriviamo a questa settimana da un inizio d’agosto davvero sconfortante, soprattutto la prima settimana ha segnato un record in negativo sotto tutti i punti di vista. Ancora non abbiamo dati statistici scientifici ma a livello empirico possiamo già affermare che c’è stato un netto calo delle presenze con conseguente preoccupazione degli operatori turistici e di tutti coloro che lavorano con il suo indotto”.
Turismo d’estate ma anche d’inverno il Cilento può essere attrattivo 365 giorni all’anno?
“Il Cilento potrebbe essere attrattivo almeno 8 mesi su 12. Il clima mite e le bellezze archeologico/paesaggistiche potrebbero rendere il Cilento una meta favorita anche per le vacanze di “bassa stagione”. Ovviamente il turismo invernale e primaverile differisce in maniera significativa rispetto a quello estivo. Chi decide di trascorrere dei giorni in Cilento nei periodi di bassa stagione lo fa per visitare i luoghi o per partecipare a qualche evento, non viene per le spiagge e per il mare. Sarebbe, quindi, necessario programmare degli eventi importanti in alcuni periodi dell’anno e rendere le nostre attrazioni turistiche visitabili in quei periodi con una rete trasversale e compatta. In aggiunta, bisognerebbe formare gli operatori turistici all’accoglienza del visitatore straniero che viaggia tutto l’anno”.
Conti alla mano, nelle città cilentane qual è quella con maggiore affluenza?
“Come AOTA stiamo monitorando i dati delle presenze turistiche nelle maggiori città cilentane da giugno. Tra Agropoli e Castellabate, che hanno un’utenza simile e soprattutto una tipologia di offerta ricettiva simile, è fuori discussione che Castellabate registra numeri più alti di Agropoli. Non mi sbilancio sulle percentuali, poi magari faremo un ulteriore bilancio a fine estate ma al momento il dato è abbastanza eclatante”.
La tassa di soggiorno che ad esempio ad Agropoli è cambiata quest’anno come viene spesa?
“Ancora non abbiamo certezza di come verrà spesa la tassa di soggiorno. Una parte dell’imposta doveva essere utilizzata per istituire una navetta turistica per il mare ma questo servizio non è stato mai attivato. È stata istituita una navetta serale, una iniziativa cui plaudo, ma che non ha risolto il problema dei parcheggi e del traffico estivo diurno. Credo che una parte della tassa di soggiorno andrà a coprire le spese per la pulizia delle spiagge e una parte sarà utilizzata per gli eventi. Chiederemo un resoconto all’amministrazione comunale a settembre visto che il bilancio è stato approvato con forte ritardo”.
Alghe, viabilità, sanità: se si parla di turismo si devono risolvere anche questi problemi…
“Assolutamente sì. La nostra opinione in merito alla posidonia spiaggiata è che bisognerà decidere di rimuovere quell’opera alla “Licina” con un progetto redatto da veri esperti in materia. Da profani non possiamo sapere né le cause né la risoluzione esatta, ma dal punto di vista empirico è chiaro a tutti che la problematica dell’accumulo è nata dopo la costruzione di quel porticciolo. In merito alla sanità, come AOTA stiamo da anni impegnandoci a fare la nostra parte. L’ultima iniziativa è stata una lettera PEC che abbiamo mandato a tutti gli enti responsabili della soppressione dell’ambulanza rianimativa il primo luglio. Anzi, ne approfitto per anticiparvi che stiamo aspettando delle risposte e vi terremo aggiornati sull’argomento. Il pronto soccorso di Agropoli e l’ambulanza rianimativa sono tra le nostre priorità come cittadini e come operatori turistici. Tra l’altro, in questo caso, si parla di un diritto (quello alla salute) sancito dalla nostra Costituzione. Dovremmo batterci tutti, indistintamente”.