di Andrea Orza
Domenico Cotugno il luminare della medicina italiana del 700 viene commemorato presso l’Ordine dei Medici di Salerno la mattina del lunedì 12.
Per l’occasione gli esperti del settore si riuniscono passando in rassegna le tecnologie dell’epoca. Tra i partecipanti, anche il dottor Gennaro Rispoli a rappresentare la Scuola medica napoletana. Il presidente dell’OMCeO, Giovanni D’Angelo accoglie i colleghi con letizia e rammenta l’affetto reciproco che c’è tra la commissione campana.
Quale commento sul tributo a Domenico Cotugno?
“Credo sia doveroso ricordare il percorso professionale del celebre Domenico Cotugno a cui è stato anche dedicato un ospedale in suo onore. Una carriera iniziata qui a Salerno che conferma il prestigio accademico della città. Cotugno fu un medico, un anatomista e un chirurgo ma soprattutto una figura di grande umanità. Siamo fortunati di poterlo celebrare qui in modo da poter fare un congiungimento non solo ideale ma anche pratico tra la storia napoletana e quella salernitana. In fin dei conti le differenze sono spesso solo delle supposizioni che grazie ai ritratti storici possono creare delle concomitanze di cultura. Qui tra noi oggi ci sarà anche il Presidente dell’OMCeO di Napoli e questo a ribadire come le due realtà procedano insieme non solo a livello italiano ma internazionale.”
In questo periodo dell’anno i casi si stanno manifestando un po’ in anticipo. Cosa pensa a riguardo?
“La situazione ormai è nota a tutti. Bisogna trovare un giusto bilanciamento tra Covid-19 e influenza. Molti noti studiosi concordano su una teoria affidabile che sostiene che la situazione attuale si sia verificata per un indebolimento immunitario. Pertanto, si continuerà a restare in guardia per i mesi di gennaio e febbraio che ci attendono. Sarebbe un vero peccato se dopo tanta fatica venissimo schiacciati da questa ambivalenza virale che sta trovando spazio proprio nel periodo natalizio. Ad ogni modo possiamo rassicurare di essere preparati al peggio.”