L'intervento. Terremoto dell'80, Il sindaco Napoli: "Io giovane consigliere comunale ricordo..." - Le Cronache
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L’intervento. Terremoto dell’80, Il sindaco Napoli: “Io giovane consigliere comunale ricordo…”

L’intervento. Terremoto dell’80, Il sindaco Napoli: “Io giovane consigliere comunale ricordo…”

di Vincenzo Napoli*
Sono trascorsi 43 anni da quella sera del 1980. Eppur in tutti noi è ancora nitido il ricordo di quei terribili minuti.
La terra cominciò a tremare all’improvviso sconvolgendo la placida serenità di una tranquilla serata domenicale al termine di una giornata che era stata molto calda e bella. La terra tremava ed il cuore batteva forte in gola. La potenza della natura ci atterriva mentre saltava la corrente elettrica ed i lampioni sospesi oscillavano impazziti. Furono attimi, ma durarono un’eternità.
E comprendemmo immediatamente tutti e ciascuno che nulla sarebbe mai più stato come prima. Ci ritrovammo in strada attoniti ed atterriti. Ci guardavamo in volto senza ben sapere dove andare e cosa fare. Ci attendeva una lunga notte di paura e di terrore. Una notte che sarebbe durata per molti anni a venire.
Il mio pensiero va in questo giorno della memoria alle vittime di quella notte e dei giorni successivi, alle famiglie rimaste senza una casa, ai meravigliosi paesi del nostro entroterra spazzati via dalla potenza terrificante della natura matrigna.
Ero un giovane consigliere comunale e dopo aver in qualche modo sistemato i miei familiari cercai immediatamente di mettermi in contatto con altri colleghi consiglieri. Ovviamente non avevamo notizie di alcun genere sull’entità del terremoto. Non sapevamo nulla di danni a persone o cose. Ma in tutti era ben chiaro il presentimento di una tragedia epocale con migliaia di morti e danni incalcolabili in un’area vastissima della nostra terra.
Ci demmo subito da fare per una ricognizione della città per verificare le zone danneggiate , prestare soccorso, organizzare la macchina dei soccorsi. La nostra comunità seppe vivere quei mesi con grande dignità e compartecipazione sopportando disagi e superando problemi.
Il nostro impegno si concentrò fin da subito nella sistemazione delle persone rimaste senza tetto per i danni provocati dal sisma alle loro abitazioni, nella ripresa di tutti i servizi dalla scuola ai trasporti, nel supporto logistico alle operazioni della Protezione Civile, dell’Esercito e di tutti i corpi dello Stato.
In quelle settimane drammatiche abbiamo sperimentato due elementi di grande importanza che ancora mi emozionano e mi rendono orgoglioso: la grande unità nazionale di fronte alla tragedia e la nascita della moderna Protezione civile. L’Italia intera, di fronte ad una tragedia così immane, seppe dimostrare compattezza e capacità di mobilitazione. Nessuno restò indifferente. Sono valori questi che vorremmo sperimentare sempre nella quotidianeità e non soltanto in occasione così calamitose. E poi la nuova visione ed organizzazione della Protezione Civile diventata sempre più tempestiva ed efficace per fronteggiare le emergenze.
Quelle giornate restano indelebili nella memoria personale e collettiva. La rabbia del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, la Protezione Civile di Zamberletti, i volontari che da tutta Italia accorrevano a dare aiuto e speranza, i grandi dibattiti sulla Ricostruzione.
Non sono poi mancati negli anni errori,abusi, speculazioni così come le esperienze virtuose nelle comunità locali. Ma in quelle giornate si respirava – pur nella consapevolezza della tragedia – un sentimento di speranza, di riscatto, di rinascita. Quasi una nuova palingenesi personale e comunitaria . Il terremoto del 23 novembre 1980 segnò una spartiacque epocale. E’ importante mantenere viva la memoria e far tesoro di quella lezione per stabilire un rapporto equilibrato con la natura la cui potenza devastatrice incombe sempre su di noi.
Il lavoro da fare è tanto. E le sfide che ci attendono enormi. Dobbiamo moltiplicare gli sforzi istituzionali, scientifici, organizzativi , culturali per prevenire i rischi e mitigare le conseguenze delle devastazioni ambientali perpetrate a livello globale. Ritrovando anche lo spirito solidale ed unitario di un grande paese come la nostra Italia
*Sindaco di Salerno