di Fabio Setta
MILANO – Contro l’Inter capolista arriva la prima sconfitta della gestione Nicola. Netta la differenza dei valori in campo ma quella scesa in campo al Meazza è stata una Salernitana che obbligata dalla classifica ha giocato accettando di duellare a viso aperto, senza né fare barricate né trincerandosi dietro atteggiamenti difensive od ostruzionistici, ma che col passare dei minuti si è completamente liquefatta. Con Mousset al posto di Ribery e Bonazzoli in panchina, la Salernitana ha avuto anche la prima grande occasione del match per sbloccare il risultato. L’invenzione di Kastanos per Djuric che ha servito Verdi che all’altezza del dischetto tutto solo ha calciato alto. Avrebbe potuto essere la svolta di un match affrontato dall’Inter con la formazione titolare, eccezion fatta per l’infortunato Perisic sostituito da Darmian, nonostante l’impegno contro il Liverpool martedì prossimo. Un segno di rispetto per la Salernitana di Nicola ma anche di insicurezza dei nerazzurri che a febbraio avevano raccolto solo due punti, la metà della Salernitana. Sbloccare subito il risultato chissà avrebbe potuto cambiare l’inerzia del match e mettere pressione alla squadra di Inzaghi che sicuramente non attraversava un periodo di forma smagliante. Ovviamente con i valori in campo l’Inter avrebbe comunque potuto rimontare e vincere. Così, tirato un sospiro di sollievo l’Inter ha avviato il suo monologo riuscendo con troppa facilità gli spazi per fare male alla Salernitana. Meno compatta del solito, anche per la qualità avversaria, la Salernitana ha concesso tanto. Dopo la traversa al 19’, Martinez che non segnava dal match dell’Arechi, ben azionato da Barella ha battuto Sepe. Situazione simile al 40’ con il centrocampista azzurro che ha inventato per l’argentino che ha così trovato il raddoppio sul finire della prima frazione di gioco. La qualità nerazzurra certo ha fatto la differenza però i granata non sono riusciti ad arginare i due esterni, Darmian e Dumfries che hanno sfondato con troppa facilità. In tal senso la fase difensiva granata non è stata certo irreprensibile neppure sugli attacchi in profondità con lanci dalle retrovie. Probabilmente Nicola avrebbe dovuto cambiare modulo tattico. Il terzo gol di Lautaro è poi arrivato all’inizio di un secondo tempo in cui la Salernitana ha provato a reagire, esponendosi però alle ripartenze nerazzurre. Ad archiviare la sfida è arrivata poi la doppietta di Dzeko con una Salernitana che, nonostante i cinque cambi di Nicola, non si è praticamente più vista, colpita nello spirito e nella testa. Sicuramente non può essere questa la gara che alimenta i rimpianti granata ma si inizia ad avere la sensazione che questa squadra, in attesa del recupero di Bonazzoli e di scoprire Mikael, sia un po’ troppo leggera in attacco. Ora non resta che cancellare questa gara e stringere i denti e cercare di restare attaccati alle rivali, in attesa di recuperare i due match contro Udinese e Venezia, che somigliano sempre più all’ultimo appiglio per continuare a credere nel miracolo.
Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij (17′ st Ranocchia), Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic (26′ st Gagliardini), Calhanoglu (17′ st Vidal), Darmian (17′ st Gosens); Dzeko (29′ st Correa), Lautaro (21 Cordaz, 97 Radu, 7 Sanchez, 8 Vecino, 32 Dimarco, 33 D’Ambrosio, 88 Caicedo). All.: Inzaghi. Salernitana (4-4-2): Sepe; Mazzocchi (26′ st Obi), Dragusin, Fazio, Ranieri; Verdi (15′ st Zortea), L. Coulibaly, Ederson (26′ st Radovanovic), Kastanos (38′ st Ruggeri); Mousset (15′ st Perotti), Djuric (72 Belec, 5 Veseli, 9 Bonazzoli, 15 Bohinen, 23 Gyomber, 31 Gagliolo, 87 Filipe). All.: Nicola. Arbitro: Marinelli di Tivoli. Reti: nel pt 22′ e 40′ Lautaro; nel st 11′ Lautaro, 19′ e 24′ Dzeko. Angoli: 10 a 3 per l’Inter. Recupero: 1′ e 0′. Ammoniti: Darmian, Mousset, De Vrij per gioco falloso, Spettatori: 46.287.