L’importanza della formazione politica - Le Cronache
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L’importanza della formazione politica

L’importanza della formazione politica

di Giuseppe Fauceglia

Qualcuno si porrà la domanda sul “perché” di una Scuola di formazione politica, quando oggi proprio la politica, o quello che ne resta, si presenta vuota di contenuti, scontro tra urlatori di insulti e, a Salerno, insindacato esercizio di un potere che si è trasformato in “sistema”. Del resto, anche gli scettici potrebbero trincerarsi nel solito nichilismo della intelligenza, affermando che il relativismo educativo rende inutile ogni sforzo cognitivo. Altri, ancora, avvezzi all’abbandono delle armi, che maschera loro personali e dirette compartecipazioni con il “sistema”, potrebbero giustificare, come ineludibile, la indifferenza dell’opinione pubblica cittadina verso la politica.  Invece, i giovani di Forza Italia hanno voluto che proprio a Salerno, nella patria del principe legibus solutus (nel significato proprio della monarchia ereditaria), venisse organizzata una Scuola di formazione politica, nella quale apprendere ed approfondire non solo le ragioni culturali del partito, ma pure le nozioni introduttive che caratterizzano l’attività amministrativa. I giovani, poi, hanno chiesto, a dimostrazione che la storia delle vicende politiche e dell’impegno personale non può essere dimenticata, che la Scuola venisse intitolata al sen. Enzo Fasano. Un’altra richiesta, questa segno della maturità dei nostri giovani, è stata quella di non includere tra i relatori i dirigenti e parlamentari di Forza Italia, ma di connaturare la Scuola per un certo contenuto tecnico delle lezioni, da affidare a professionisti esperti nei rispettivi settori, a prescindere dall’adesione o dalla vicinanza alle idee e proposte del partito. Mi è parso, così, di capire che loro non volessero dar luogo a quegli incontri in cui, grazie alla presenza di un politico importate, sicuramente preparato, le persone intervengono “così per farsi vedere”, senza conservare alcun interesse per la lezione e il suo contenuto: hanno presupposto una scuola “vecchio tipo” con un docente e gli alunni, magari con il personal al posto del quaderno. Questa richiesta è stata quella che mi ha indotto con entusiasmo a procedere nell’organizzazione della Scuola, sforzo per altro non facile quando si tratta di far quadrare le date tra impegni professionali dei relatori e scadenze politiche ed elettorali. Ho compreso dalle parole dei giovani che il loro intento non era quello dell’indottrinamento, ma quello del confronto con altre prospettive e con altre opinioni, per poter pervenire, come in ogni campo delle attività umani, a quella necessaria sintesi che costituisce il “cuore” di ogni proposta politica. Questo entusiasmo e questi obiettivi restano le vere ragioni della Scuola di Formazione politica, che come organizzata rappresenta una vera novità nel panorama cittadino. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i relatori che, a prescindere dalla loro appartenenza ideale o partitica, hanno deciso di dare un contributo alla Scuola, forse individuando in nuce nell’iniziativa la nascita di un modo nuovo di intendere e fare politica.

*Coordinatore cittadino di Forza Italia