L’IIS “Mattei-Fortunato” di Eboli coglie un prestigioso premio

Eboli. Un importante riconoscimento nazionale è stato assegnato all’Istituto di Istruzione Superiore “Mattei-Fortunato” di Eboli (SA), che ha conquistato il Primo Premio nella sezione multimediale del concorso “Angelo Vassallo Sindaco Pescatore”, giunto alla sua quinta edizione. L’opera presentata dagli studenti della classe IV B dell’indirizzo Trasporti e Logistica della sede di Eboli ha ottenuto anche il prestigioso Premio della Giuria Tecnica, confermando l’eccellenza del lavoro svolto. Il cortometraggio realizzato dai ragazzi, sotto la guida appassionata e competente delle docenti prof.ssa Mariarosaria Trotta (referente del progetto) e prof.ssa Annarita Adelizzi, ha colpito la giuria per la profondità narrativa e l’elevato valore espressivo. Il video, attraverso immagini suggestive e voci evocative, riesce a trasmettere allo spettatore i pensieri e le emozioni che il Sindaco Pescatore Angelo Vassallo potrebbe aver vissuto nei suoi ultimi momenti, vittima di un vile assassinio. «Questo prodotto multimediale vuole essere uno scrigno di valori autentici: legalità, rispetto per l’ambiente, senso civico e bene comune», ha dichiarato la prof.ssa Trotta, sottolineando il significato profondo del progetto. Grande la soddisfazione della Dirigente Scolastica, prof.ssa Patrizia Campagna, che ha commentato con entusiasmo il risultato: «È un premio che valorizza non solo la creatività e la bravura dei nostri studenti, ma anche il forte senso civico che cerchiamo di trasmettere ogni giorno. È un segno che l’impegno, quando è autentico, viene riconosciuto». Il Premio “Angelo Vassallo Sindaco Pescatore” è dedicato alla memoria di una figura emblematica della legalità e della difesa del territorio. Attraverso questo importante riconoscimento, l’IIS “Mattei-Fortunato” conferma il suo ruolo di scuola impegnata nella formazione di cittadini consapevoli e responsabili, capaci di coniugare cultura, impegno civile e sensibilità sociale. Un esempio positivo che dimostra come la scuola possa essere un luogo di crescita non solo culturale, ma anche umana. Un segnale forte: il cambiamento è possibile, e parte dai giovani.