L'ex Pm Rinaldi: Referendum? Non serve - Le Cronache
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L’ex Pm Rinaldi: Referendum? Non serve

L’ex Pm Rinaldi: Referendum? Non serve

di Erika Noschese

“In parlamento c’è il progetto di legge Cartabia che rende inutile i quesiti del referendum”. Parla così Erminio Rinaldi, avvocato generale della Corte d’Appello di Salerno che, in occasione della presentazione del libro di Giuseppe Gargani, avvenuta nei giorni scorsi presso il Polo Nautico di Salerno, ha acceso i riflettori sul referendum Giustizia che chiamerà al voto i cittadini il prossimo 12 giugno, in occasione delle elezioni amministrative. Il magistrato salernitano sposa dunque la tesi dell’avvocato nonchè parlamentare salernitano Federico Conte che si è detto contrario al referendum, votando no. La linea comune è quella di una riforma, che già esiste in Parlamento, ed è il cosiddetto disegno di legge Cartabia che riprende alcuni degli aspetti trattati dai quesiti del referendum, al vaglio del Senato dopo l’approvazione della Camera. Avvocato, referendum Giustizia: cosa ne pensa? “In parlamento, ed è stato già approvato alla Camera, c’è il progetto di legge Cartabia che a mio avviso rende inutile alcuni quesiti, compreso quello sulla separazione delle carriere perché sostanzialmente se non cambi funzione nei primi nove anni poi non può più accadere. Ci sono degli aspetti della riforma che coincidono con il referendum, come la questione relativa alla procedura che permette agli avvocati di partecipare al voto e questa è una riforma che, a mio avviso, è inopportuna perché crea un condizionamento del magistrato nel luogo dove lavora perché si incontrano nell’aula di giustizia. La riforma della giustizia è necessaria, il governo se ne è fatto carico. È un buon progetto, si può migliore su certi argomenti: il Consiglio superiore della Magistratura ha dato il parere in parte favorevole e in parte contrario con proposte di miglioramenti. A mio avviso siamo sulla buona strada per rendere questa magistratura italiana diversa da quella che ci ha descritto Palamara ed è questo l’obiettivo di noi tutti”. Oggi Salerno è una città con non pochi problemi tra degrado e incuria; si parla di allarme sicurezza. Cosa ne pensa? “Salerno è una città sicura da tempo, gli episodi delinquenziali che avvengono sono marginali anche rari. La criminalità organizzata l’abbiamo debellata da tempo, sono tutti in galera e quelli che ci sono sono pesci piccoli. Salerno, rispetto al resto della Campania e in particolar modo di Napoli e della provincia di Caserta è notevolmente più sicura, più vivibile; dobbiamo augurarci che alcuni servizi cittadini migliorino, a cominciare dai parcheggi per le persone che si recano al centro”.

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