di Fabio Setta
SALERNO. Il campionato non concede tregue. Mercoledì c’è il derby al Torre e così la Salernitana è tornata subito in campo. Squadra, logicamente, divisa in due gruppi. Seduta di scarico per i calciatori impiegati contro la Reggina, allenamento normale per il resto degli uomini di Menichini. Oggi pomeriggio nuovo allenamento al Volpe con il tecnico granata che inizierà a studiare la formazione che scenderà in campo nel derby. Rientrano Lanzaro e Franco che hanno scontato il turno di squalifica, mentre mancherà sicuramente Pestrin, che sarà fermato per un turno dal giudice sportivo, dopo l’ennesimo giallo stagionale, mentre sembrano ben poche le possibilità di recupero per Andrea Nalini. E così contro la Paganese di Sottil ci sarà una Salernitana diversa. Il punto fermo sarà rappresentato dalla difesa a quattro. Lanzaro tornerà titolare, mentre in panchina finirà uno tra Tuia e Trevisan, con quest’ultimo maggior indiziato dopo la non esaltante prova contro la Reggina. A destra ci sarà Colombo mentre a sinistra Franco è in vantaggio su Bocchetti. Ma le attenzioni del tecnico si concentreranno soprattutto sul reparto mediano e su quello avanzato. Due le ipotesi allo studio. La prima è quella più classica che prevede l’inserimento di Bovo al posto di Pestrin nella linea con Moro e Favasuli e il tridente offensivo formato da Calil, Negro e uno tra Gabionetta e Cristea, con il romeno che potrebbe accomodarsi in panchina per mere logiche di turnover. Una soluzione questa che però lascerebbe Menichini senza nessun cambio in panchina a centrocampo. L’alternativa è rappresentata dal 4-2-3-1, visto ad esempio contro il Benevento. Moro e Favasuli a centrocampo e il tridente Negro, Calil, Gabionetta alle spalle di Cristea. Senza dimenticare l’ipotesi Ettore Mendicino che scalpita giustamente per riconquistare posizioni nelle gerarchie del tecnico granata.