di Erika Noschese
Centro commerciali naturali: è questa la vera scommessa per tentare di arginare il dilagante fenomeno del commercio in crisi. Una scommessa che parte da Raffaele Esposito, presidente provinciale di Confesercenti Salerno che fa il punto della situazione sul commercio, a livello locale e provinciale. «C’è una profonda crisi che attanaglia il settore del commercio e da cui non possiamo nasconderci – ha spiegato il presidente Esposito – Il commercio è messo a dura prova dall’online». Al giorno d’oggi, infatti, acquistare è diventato a portata di click, basta collegarsi ad una grossa multinazionale, scegliere e procedere al pagamento, per poi vedersi arrivare la merce acquistata direttamente a casa, mettendo sempre più in ginocchio i cosiddetti negozi di vicinato che, dal 2017 ad oggi, vivono una crisi senza via di uscita. «A livello sindacale combattiamo le grandi imprese – ha aggiunto il numero uno di Confesercenti Salerno – Noi siamo per la tutela degli esercizi di vicinato anche per favorire la vivibilità del territorio e dare alle famiglie la possibilità di uscire, visitare i negozi e acquistare». Solo pochi mesi fa, infatti, la Confesercenti ha presentato un progetto innovativo in collaborazione con la Camera di Commercio e l’Università di Napoli, concentrato sul mondo dei social ed è da qui che parte la scommessa dei centri commerciali naturali, portandoli nell’era digitale. “Innovazione e tradizione”è infatti lo slogan che accompagna questo progetto che darebbe ai negozi di vicinato la possibilità di crearsi una “reputazione social” che andrebbe, di fatto, ad incrementare le vendite, anche invogliando le famiglie ad uscire di più e soffermarsi maggiormente sui piccoli negozi piuttosto che scegliere l’online o i grandi magazzini. A soffrire maggiormente per il commercio sono le città senza centro storico, i piccoli comuni e tutte quelle zone che non vivono di turismo. E di fatti, in questo contesto, un ruolo importante potrebbe svolgerlo la manifestazione Luci d’Artista che, ad oggi, vive una grande contraddizione: la zona del centro, maggiormente frequentata da turisti e la zona orientale che, come ogni anno, finisce nel dimenticatoio dell’amministrazione comunale, facendo soffrire ulteriormente il commercio. «C’è un periodo di crisi che va avanti dal 2017», spiega ancora Esposito secondo cui la colpa non è solo dei grandi centri commerciali: «molti hanno fallito la loro mission: non è inusuale, infatti, trovare strutture con negozi chiusi». Per Confesercenti Salerno, infatti «è calato il potere d’acquisto delle famiglie. E’ un sistema su base negativa perchè le famiglie non acquistano più come una volta».