«Le origini della Scuola Medica Salernitana da Elea-Paestum a Salernum…» - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

«Le origini della Scuola Medica Salernitana da Elea-Paestum a Salernum…»

«Le origini della Scuola Medica Salernitana da Elea-Paestum a Salernum…»

In occasione del decennale dalla sua costituzione, l’Accademia Tiberina sezione Lucana indaga sulle origini della Scuola Medica Salernitana il giorno 17 febbraio dalle ore 10 alle ore 13 con l’evento «Le origini della Scuola Medica Salernitana da Elea-Paestum a Salernum…», che si terrà presso la biblioteca comunale «BiblioErica» in Piazza Carlo Santini del Comune di Capaccio Scalo. Protagonista dell’evento è il primo capitolo del testo, dal titolo «Terre Lucane.
Il cammino di un popolo tra storia e storie» scritto da più autori accademici tiberini e curato dal professor Nino Pascale presidente dall’Accademia Tiberina sezione Lucana, al cui interno si presta attenzione proprio alle origini della Scuola Medica Salernitana. Il dottor Mario Ascolese – presidente dell’Associazione Medici Cattolici Italiani della regione Campania e autore del capitolo – introdurrà e modererà l’evento e, con la sua chiara ars retorica, presenterà i prestigiosi ospiti. «Sono molto onorato, anzi orgoglioso, – commenta Ascolese – di far parte degli autori di questo testo, ci accomuna l’amore per un territorio che un tempo ha dato le radici culturali a gran parte del nostro Sud Italia. Sono stato grato – continua Ascolese – per avermi coinvolto in un progetto editoriale di alto profilo e mi auguro di essere stato all’altezza della fiducia donatami.
Ho ribadito e documentato – conclude Ascolese – che le origini della Scuola Medica Salernitana sono certamente Lucane». Franco Alfano sindaco del Comune di Capaccio Scalo porgerà i suoi saluti istituzionali, seguiti dai saluti del dottor Giovanni Canora –co-founder Unesco Chair Salerno e co-organizzatore dell’evento –, dal dottor Marco Ascolese – cultore in applicazione alla storiografia medicale europea e globale e al suo utilizzo in ambito medico –, dal giornalista Salvatore Campitiello – presidente dell’associazione Assostampa Valle del Sarno e consigliere e tesoriere dell’Ordine dei giornalisti della Campania – e dalla dottoressa Anella Mastalìa – responsabile del progetto editoriale «Trotula» – che descriverà sia il suo progetto , rivolto ai bambini, sia il profilo di Trotula de Ruggiero, la più famosa delle «Mulieres Salernitanae», le dame della Scuola Medica di Salerno, dove la scienziata studiò e insegnò. Il professor Alfonso Tortora – docente universitario Unisa – con la sua lectio magistralis parlerà dello sviluppo storico della Scuola Medica Salernitana. Il professor Aniello Ascolese – coautore del testo e ricercatore di storiografia locale – farà una sintesi del capitolo, approfondirà note bibliografiche, da lui inserite, ed evidenzierà alcune fonti inedite, provenienti dalla Biblioteca Nazionale di Napoli, che danno lustro alla stesura del testo. L’onorevole Gianfranco Blasi – scrittore e giornalista – invece descriverà l’evoluzione geografica soffermandosi sul passaggio di alcuni territori lucani a quelli salernitani, ed evidenzierà la comune cultura che unisce la storia delle due regioni, rispettivamente Basilicata e Campania. Il professor Nino Pascale – presidente dell’Accademia Tiberina sezione Lucana e coordinatore del libro – concluderà l’assise e annuncerà inoltre la successiva presentazione che ci sarà con data da definirsi ai Giardini della Minerva di Salerno, dove era in auge la coltivazione delle piante officinali che i professori della Scuola Medica Salernitana usavano per curare i pazienti.
Sarà presentato, infine, agli accademici un pregiato piatto in ceramica che raffigura la presentazione del testo e suggella il decennale della sezione Lucana 2013-2023. All’iniziativa parteciperanno anche gli studenti e il dirigente scolastico professoressa Loredana Nicoletti dell’Istituto Superiore «Piranesi» di Capaccio Scalo. Inoltre farà da sfondo la gastronomia, i gustosi «biscotti della gioia» di Santa Ildegarda insieme agli anicini, le cui descrizioni storiche saranno sapientemente raccontate dall’archivista dottor Marco Lo Tufo.
I presenti, a fine evento, avranno il piacere di ritirare le box che ospitano le delizie del medioevo, gli anicini e i «biscotti della gioia» di Santa Ildegarda, realizzate dall’associazione culturale e gastronomica Convivio.
Marco Visconti