di Monica De Santis
Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, la manifestazione di ieri pomeriggio sul Lungomare di Salerno è stata la più grande. Quella che ha visto una partecipazione massiccia di donne, uomini e bambini ucraini, che da anni vivono nella città di Salerno.
A loro si sono aggiunti gli ucraini che vivono ad Agropoli, arrivati con un pullman proprio per manifestare con i loro connazionali ed ancora la comunità georgiana, che dall’inizio del conflitto si è stretta al fianco del popolo vittima di Putin.
Un lungomare pieno di bandiere, palloncini e cartelloni, tenuti in mano dai più piccoli e dai loro genitori. Le donne, quelle più anziane, non sono riuscite a trattenere le lacrime. Hanno pianto pensando e raccontando dei loro cari che da giorni sono costretti a nascondersi per proteggersi dalle bombe. Hanno pianto, mentre leggevano ai presenti delle poesie contro la guerra e sull’orgoglio di un popolo che ripudia Putin e le sue scelte assurde…
“Nessuno vuole Putin, noi siamo un popolo sovrano e democratico e vogliamo continuare ad esserlo, aiutateci”, hanno più volte detto rivolgendosi non solo al popolo italiano ma anche a quello europeo. Hanno pianto cantando, più e più volte il loro inno nazionale, tenendosi la mano sul cuore e pensando a chi sta morendo per difendere la loro terra…
“Preghiamo per quelle madri che rivedranno i loro figli in sacchi neri e per quelle altre che invece non sapranno mai che fine hanno fatto. Preghiamo per i nostri soldati che da soli stanno combattendo contro un gigante che vuole distruggerci” è il messaggio lanciato da una delle manifestanti, accolto da un lungo e caloroso applauso.