di Monica De Santis
Sabina Stilo, conduttrice televisiva e giornalista, ritorna con “Le Casellanti”, il programma itinerante di Isoradio. Tra le tappe del programma vi è anche la Costiera Amalfitana, e in particolare a Furore, località marinara in provincia di Salerno dichiarata Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Oggi nella puntata in onda alle 10, la Stilo racconterà questo borgo marinaro in miniatura, immerso nella natura incontaminata, tra il mare e la montagna, considerato tra i più belli d’Italia che racchiude nel suo piccolo tutto l’incanto della Costiera. Furore conta 719 abitanti e nonostante il nome con il quale è comunemente conosciuto, si tratta in realtà di una ría, cioè un ristretto specchio d’acqua posto allo sbocco di un vallone a strapiombo, creato dal lavoro incessante del torrente Schiato che da Agerola corre lungo la montagna fino a tuffarsi in mare. Tutti gli anni, a luglio, Furore diventa Capitale Internazionale dei Tuffi Acrobatici dalle grandi altezze, il Marmeeting. Il sindaco Raffaele Ferraioli farà da guida per scoprire curiosità, appuntamenti da segnalare ai turisti, ma soprattutto per raccontare il Fiordo, che ha reso Furore famoso in tutto il mondo: una sorta di spaccatura all’interno della roccia costiera che rende il paesaggio simil montuoso, in netto contrasto con Le splendide acque della Costiera Amalfitana. Il luogo è talmente speciale che ha attirato negli anni turisti internazionali, vip e tanti attori famosi come Ingrid Bergman, Romy Schneider, Marcello Mastroianni, Humphrey Bogart, Totò, Harrison Ford, Sharon Stone e molti altri. Il luogo accoglie un minuscolo borgo marinaro che fu abitato, tra gli altri, da Roberto Rossellini (che vi girò il film L’amore) e da Anna Magnani, che era allora sentimentalmente legata al regista e che fu l’interprete di un episodio di quello stesso film. Un piccolo museo a essi dedicato è ospitato in una delle casette. Il fiordo è inoltre scavalcato dalla strada statale mediante un ponte sospeso alto 30 m, dal quale, ogni estate, si svolge una tappa del Campionato Mondiale di Tuffi dalle Grandi Altezze. All’interno del fiordo si trovano lo Stenditoio e la Calcara, due edifici utilizzati per le produzioni locali. Lo Stenditoio era usato per asciugare i fogli di carta ricavati dalle fibre di stoffa. La Calcara invece era adibita alla lavorazione delle pietre per l’edilizia locale. Secondo lo storico Camera, Furore deve la sua denominazione all’asperità del luogo che quando viene sferzato dalla tempesta il fragore che si crea incute spavento e timore. Nell’antichità, questa terra comprendeva due sobborghi: Terra Furoris e Casanovae, cioè Casanova. Dal XVII secolo quest’ultimo non viene più citato negli atti pubblici.