Matteo Maiorano
Le “baby gang” salernitane prendono di mira gli ambulanti del centro cittadino. Un fenomeno diffuso, che forse racchiude un velato razzismo da parte di ragazzini che spesso non rispettano chi prova a “mantenersi” con poco. Ennesimo grave episodio di intimidazione in Piazza Flavio Gioia ai danni di un venditore ambulante di origini straniere è avvenuto sabato sera quando un gruppo di ragazzini, tutti minorenni, ha danneggiato la merce di un bengalese che, senza infastidire nessuno, seppur privo di autorizzazione, stava esibendo i propri prodotti all’angolo della strada. I commercianti hanno dichiarato infatti che non è un caso isolato in zona e che spesso molti sono vittime dei ragazzini che danneggiano non solo la merce, ma che provano ad impaurire i venditori. Il venditore infatti, che aveva in esposizione la merce sul classico lenzuolo facilmente richiudibile all’arrivo delle forze dell’ordine, come di consueto negli ultimi anni accade, in un angolo di piazza Flavio Gioia, è stato circondato da un gruppo di ragazzini, tutti tra i 12 e i 15 anni, che hanno iniziato ad intimidirlo prendendo a calci i prodotti esposti ai passanti. “Uno di noi è stato colpito con un’asta per i selfie” ha esclamato uno dei giovani, che continuavano intanto a deturpare il materiale e il bengalese, impossibilitato dalla propria condizione di abusivo, onde evitare relative sanzioni amministrative all’attività svolta, non poteva ottenere il sostegno delle forze dell’ordine. “L’extracomunitario veniva sbeffeggiato in ogni modo davanti agli occhi di tutti senza che nessuno intervenisse”, denuncia Alfonso Maria Avagliano. “È gravissimo che nessuno sia intervenuto al fianco del povero ambulante”. Al venditore sono piovuti successivamente insulti e grida di ogni tipo. I passanti hanno provato a placare le ire dei giovani teppisti che soltanto dopo diversi minuti hanno abbandonato la piazza. I commercianti della zona assicurano che non è la prima volta che accadono questi episodi in piazza Flavio Gioia, la quale sta diventando terra di conquista da parte delle baby gang salernitane. Anche lungo il litorale salernitano non di rado sono state segnalati episodi simili da cittadini e forze dell’ordine. Ma nonostante “l’illegalità” e l’abusivismo con cui tutti devono fare i conti dall’altra parte c’è il rispetto dell’essere umano che dovrebbe sempre essere garantito. Il tutto però evidenzia una città che è diventata poco sicura e probabilmente “senza regole”, dove tutti indistintamente non comprendono più il limite delle proprie azioni, soprattutto quando ad agire con violenza e “disaprezzo” spesso sono i minorenni.