Centodieci quintali di rifiuti indifferenziati dove non dovevano essere. Quando ieri mattina i lavoratori del sito di sversamento dei rifiuti di Ostaglio si sono recati sul proprio posto di lavoro, si sono trovati dinanzi ad una scena quasi apocalittica. Spazzatura. Spazzatura ovunque. Perfino nei varchi, quelli utilizzati come scappatoia in caso di emergenza. Certo, è un sito di stoccaggio dei rifiuti e non poteva essere diversamente. Peccato per un piccolo particolare: quell’immondizia non doveva stare lì perché nella giornata di martedì, giorno di sciopero regionale del comparto dei rifiuti della Campania (proclamato alla luce delle notizie che parlano di tagli ed esuberi a partire dal prossimo gennaio), il sito di Ostaglio era chiuso. I lavoratori, aderendo allo sciopero (proclamato legittimamente dopo tutta la trafila burocratico – istituzionale), non si erano recati a lavorare. Il martedì è giorno di sversamento dei rifiuti indifferenziati conferiti la sera del lunedì. Ebbene, nonostante la regolare proclamazione dello sciopero e la conseguente chiusura del sito, martedì mattina, presso la sede del Consorzio di Bacino Salerno 2 che gestisce l’impianto, sarebbe arrivata la richiesta, da parte del?Comune di Salerno di sostituzione dei dipendenti con quelli di Salerno Pulita che non avevano aderito alla manifestazione regionale far aprire i cancelli. Nulla da fare: durante le ore di sciopero i turni di lavoratori scioperanti non possono essere coperti da dipendenti che non hanno aderito alla giornata di mobilitazione. Lo dice la legge.
Ma da Palazzo di Città non si sarebbero lasciati scoraggiare e con una nota a firma del vice sindaco Eva Avossa è stata imposta l’apertura del sito di Ostaglio. Ben dodici i camion che si sono recati nella frazione alta di Salerno con il loro carico di rifiuti per circa centodieci quintali. Rifiuti che sono stati quasi abbandonati lì, soprattutto senza alcun tipo di controllo e di divisione, necessaria per evitare lo stoccaggio di sostanze pericolose. Risultato: ieri mattina, i dipendenti di Ostaglio hanno dovuto fare il doppio del lavoro, iniziando la normale attività lavorativa del mercoledì soltanto nel primo pomeriggio. A quanto pare, non era nemmeno necessario portare i rifiuti ad Ostaglio per due ordini di motivi: non vi era urgenza di sversamento (per l’umido la “tolleranza” prima dello sversamento è di settantadue ore, ancora più alta è per l’indifferenziato) e in secondo luogo potevano direttamente essere portati presso lo stir di Battipaglia, come accaduto già tante volte.
Insomma, a quanto pare il?Comune di Salerno avrebbe tenuto in primis una condotta antisindacale (con la richiesta di sostituzione del personale scioperante e con l’imposizione dell’apertura del sito) e in seconda battuta avrebbe agito di forza in un luogo che non è di sua competenza. In sostanza, il?Comune, pur essendo proprietario dell’area, non ne è il gestore: un po’ come un padrone di casa che entrasse a proprio piacimento nell’abitazione data in affitto.
Uno dei lavoratori in servizio ieri mattina, Francesco, ha affermato: «Ci siamo trovati dinanzi a quintali su quintali di immondizia messi dove è capitato nel capannone. Sono stati bloccati anche i varchi laterali. Una cosa pericolosissima che impediva qualsiasi tipo di passaggio. Inoltre, i rifiuti sversati non sono stati neanche doverosamente trattati e controllati. E’ stato un atto d’imperio».
Dal canto suo il commissario del Consorzio di Bacino Salerno 2, Giuseppe Corona, commenta laconicamente: «Mi sono limitato ad applicare la legge – dice l’avvocato Corona – al fine di tutelare i lavoratori. Le sostituzioni durante lo sciopero non possono essere fatte, sarebbe antisindacale. Inoltre, i dipendenti scioperavano per un motivo ben preciso: la grande incertezza sul loro futuro a partire dal primo gennaio 2013».