di Monica De Santis
“Non abbiamo condiviso la visione delle cose dell’Asl di Salerno, da qui la nostra lettera aperta al Governatore De Luca”. A parlare è il dottor Matteo De Sio, presidente del Comitato “Medici salernitani per la salute”, che ieri ha inviato una lettera al Governatore De Luca, in merito alla vicenda della sospensione dal servizio del personale aggiuntivo, entrato in funzione a seguito di un bando nazionale della Protezione Civile (pagato con i fondi Pon) per continuare la campagna vaccinale contro il Covid – 19… “Il punto vero della questione è che mentre noi con i dirigenti dell’Asl di Salerno parlavamo di cose da poter fare per renderci utili anche su altri fronti, loro ci hanno risposto che i vaccini anti covid adesso se ne fanno poco e che quindi noi non eravamo più indispensabili. Facendoci capire che tutta la loro attenzione era legata solo all’emergenza covid”. Il dottor De Sio ci tiene a raccontare tutti i passaggi che hanno poi portato il comitato a scrivere una lettera al Governatore… “Noi abbiamo partecipato ad un bando nel quale c’era scritto che dovevamo essere ad integrazione delle risorse delle Asl, che erano molto ridotte. Questo bando che era rivolto all’integrazione di 4000 medici e 10mila operatori sanitari che successivamente furono affidati alle varie Asl di competenza. Una volta entrati in servizio il nostro compito era quello di dedicarci alla campagna di vaccinazione anti covid-19, ovviamente non eravamo gli unici a farli, ma eravamo affiancati da altro personale dell’Asl. Il contratto c’è stato prorogato fino al 31 marzo, però il generale Figliuolo il 22 novembre 2021, aveva disposto la copertura finanziaria fino al 31 luglio. Ci tengo a ricordare che le nostre figure non hanno mai pesato dal punto di vista economico sulle casse dell’Asl perchè siamo stati pagati con finanziamenti ad hoc del Governo”. Detto questo De Sio, spiega che i medici e gli operatori sanitari in servizio presso l’Asl di Salerno, pensavano che sarebbe stato rinnovato il contratto fino alla fine di luglio, proprio come è successo ad Avellino, a Napoli e a Caserta… “Ci eravamo già organizzati per fare altre cose correlate alle vaccinazioni, dunque non solo le vaccinazioni, che effettivamente stavano diminuendo. Noi ci siamo offerti di occuparci del tracciamento, dei casi di positività, dei contatti tra positivi e non, che in questo momento sono in aumento nella nostra provincia. Oltre al fatto che potevamo occuparci anche della realizzazione di un report sull’efficacia del vaccino e su eventuali reazioni. Invece il 31 marzo per noi è stato l’ultimo giorno”. Una scelta questa, precisa ancora De Sio, voluta dall’Asl e non condivisa dal Comitato… “La Regione Campania ha tra le altre cose autorizzato le proroghe fino al 31 luglio di questi contratti, ovviamente la decisione finale spettava alle Asl. Quelle di Salerno e Benevento hanno deciso di non rinnovare il contratto. Per la precisione, Salerno che aveva a disposizione 114 operatori sanitari di cui una grossa parte medici, di fatto non ha rinnovato il contratto se non per 20 infermieri. Ecco questo è ciò che non abbiamo condiviso, perchè potevano farci rimanere tutti, soprattutto considerando che le spese erano tutte a carico del Governo e non delle Asl. Ripeto noi potevamo essere utili ancora, soprattutto in questa fase di transizione verso la normalità. Perchè l’emergenza di fatto è finita, ma non è finita dal punto di vista sanitario, perchè sappiamo benissimo che ci sono ancora casi, che ci sono nuove varianti, quindi potevamo ancora essere ancora utili”.